Da campione acclamato a San Siro a muratore ad Amatrice, passando per il doppio tunnel della cocaina e della “malattia del sesso”. È questa l’incredibile storia di Fabio Macellari. L’ex calciatore di Inter, Cagliari e Bologna in Serie A, oggi 48enne, si racconta in una lunga intervista a Fanpage dove parla anche del figlio Matteo, avuto dalla moglie Claudia nel 2006 e che vive con lui. Dalla cittadina laziale, dove lavora per una ditta occupata nella ricostruzione post terremoto, Macellari spera però di trasferirsi nei boschi di famiglia nelle Valli Piacentine.
“Il mio sogno da bambino? Ho delle immagini fortissime che ho ancora davanti – raccontava qualche anno fa Fabio Macellari – Quella di una partita a San Siro, dove mi portavano a vedere sia il Milan che l’Inter. Ho questo ricordo dove io nel momento in cui ho visto entrare in campo questi giocatori con lo stadio di San Siro pieno, la cosa che mi è arrivata è stata ‘qua ci giocherò anch’io’ e non era una cosa per dire, era già partita la missione. Io ero nato per questo”. Sogno poi realizzato nel 2000, anche se Macellari restò in nerazzurro per un solo anno.
Poi il trasferimento al Bologna e un grave infortunio al ginocchio. “Mi sono fatto male dopo otto partite, è subentrata questa cosa nella testa, mi ricordo: vabbè dai, adesso visto che ho il ginocchio rotto mi rilasso un po’ qualche mese. – racconta Fabio Macellari – Pur preparandomi a rientrare, perché poi in quattro mesi e mezzo ero quasi pronto, solo che nel frattempo c’erano tutte altre cose perché hai troppo tempo libero. La cocaina non l’avevo mai provata prima, io ho iniziato a fumare a 26 anni. Come succede? In questi momenti di pausa hai donne in qualsiasi momento, in qualsiasi modo. Ma questo non bastava più. C’è bisogno di alzare la posta perché ti stavi annoiando”.
“La prima volta? A casa mia a Bologna. – prosegue – Dai proviamo questa cosa, tanto dentro la mia testa ho pensato: sono talmente mentalmente forte che io posso farlo e domani smettere. Questo è l’errore che fanno tutti quanti, cioè ci son cose sono più forti oppure sei tu presuntuoso. Parlo di 10 grammi al giorno. Ecco ti parlo di una roba del genere, roba da matti. Michael Douglas aveva quella malattia del sesso, io penso di avere avuto anche quella”. Poi fortunatamente, dopo la brutta esperienza in serie B col Cagliari di Cellino, Fabio Macellari decide di punto in bianco di smettere. Prima il lavoro in un panificio a Bobbio. Poi il cameriere in Sardegna. E ora Amatrice. Sperando in un futuro sempre migliore per lui e per il figlio.
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