Arrivano da lontanissime le orche che da settimane ormai stazionano davanti al porto di Pra, a Genova. Un viaggio lunghissimo quello compiuto per arrivare fino alle coste della Liguria, iniziato per la precisione dalla lontanissima Islanda. A identificare gli animi e ricostruire i loro spostamenti è stato infatti un team composto dai biologi di Menkab, Artescienza e Università di Genova, grazie alla collaborazione di Orca Guardians Iceland.
Il banco è stato identificato per la prima volta in Islanda nel 2014, avvistato regolarmente nel 2015 e 2016 e infine nel giugno 2017. Per due anni non ci sono state segnalazioni fino all’arrivo nel porto di Genova. Intanto, tra Vado e Noli (Sv) è stata recuperata dalla Capitaneria di Porto la carcassa di un animale, che potrebbe essere il cucciolo morto a inizio mese. Solo la necroscopia potrà confermare che si tratti effettivamente della piccola orca e dare risposte sulle ragioni del decesso. “Vista la particolarità quasi unica di questa situazione, ogni informazione è importante al fine di comprendere al meglio la dinamica che ha condotto qui le orche e poter ipotizzare, per quello che sarà possibile, come potrà evolversi un loro eventuale spostamento – ha commentato la presidente Menkab Giulia Calogero – Ringraziamo tutti gli enti coinvolti in questa situazione come Whale WatchGenova e gli coloro che hanno gestito le attività in merito, Acquario di Genova, Tethys e Capitaneria di Porto di Genova”.
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