Lo Stato manterrà la linea dura contro Alfredo Cospito e gli anarchici. Le dichiarazioni dei diversi esponenti del Governo Meloni non lasciano spiragli. Intanto il dibattito s’infiamma tra chi chiede di separare le condizioni di Cospito da quello che sta succedendo nel Paese.
Chi chiede di migliorare le condizioni di Alfredo Cospito
Alfredo Cospito è arrivato a 104 giorni di sciopero della fame. La dottoressa che lo ha in cura, Angelica Milia, descrive come vicine alla fatalità le sue condizioni di salute. Il suo avvocato, Flavio Rossi Albertini, rievoca la linea della fermezza contro il rapimento Moro: “L’esecutivo sembra fermo al marzo del 1978”. E ricorda che da Cospito non è giunto “alcun proclama alla rivolta”. Il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, continua a chiedere che il detenuto sia almeno trasferito dal carcere di Sassari, dove si trova da dieci anni, in una struttura che ne favorisca una migliore assistenza medica.
Gli atti degli anarchici
A pregiudicare ogni dibattito, che però si trascina da tutti e tre i mesi dall’insediamento di Giorgia Meloni, è intervenuta l’escalation anarchica. Nella giornata di domenica, una molotov lanciata a Roma contro un commissariato di polizia, ferito alla testa, e una busta con i proiettili recapitata al direttore del Tirreno. Sabato scorso gli atti di guerriglia e la notte prima gli attacchi alle ambasciate di Barcellona e Berlino, che sono ricondotte alla stessa matrice.
Il governo Meloni contro Cospito e gli anarchici
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che finora è rimasto silente, dovrà riferire sulla questione domani alla Camera. Ma le dichiarazioni degli esponenti più vicini alla presidente del Consiglio, sembrano non dare alcuna possibilità di azione avversa al guardasigilli. Alfredo Cospito resterà con ogni probabilità al regime di carcere duro del 41 bis, firmato a maggio 2022 dalla precedente ministra, Marta Cartabia.
Contro qualsiasi spiraglio di miglioramento delle condizioni del detenuto, si è scagliato il sottosegretario alla Giustizia, matrice Fratelli d’Italia, Andrea Delmastro: “Giusto isolare Cospito, ha ispirato le violenze”, ha detto. E gli ha fatto eco Francesco Lollobrigida, dicendo che le azioni degli anarchici “non intimidiranno le istituzioni, soprattutto per far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici”. Ieri si è espresso anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: “nessuna proposta portata avanti con questi metodi, ancor più se rivolti contro le forze dell’ordine”, potrà essere presa in considerazione. Stessa posizione espressa da Matteo Salvini.
La decisione delle Asl su Alfredo Cospito
L’unica possibilità per Alfredo Cospito sembra passare dai medici dell’Asl di Sassari, perché per legge, spetta a loro decidere se il detenuto debba essere spostato per avere un’assistenza più adeguata. L’avvocato Rossi Albertini continua a chiedere a Nordio di considerare la questione di continuare a mantenere Cospito al 41 bis: “Non è una questione di muscoli ma di diritto, di interpretazione estensiva di una norma eccezionale. Per Cospito è stato dilatato il perimetro applicativo”.