Un’Italia bella, vera, forte. Che non si arrende di fronte all’emergenza, anche nei momenti più difficili, e non perde il suo senso d’identità, quello che da sempre è scritto a chiare lettere nel suo dna e che l’ha vista sempre uscire a testa alta, da qualsiasi tragedia. Un Paese che c’è ed esiste ancora, per fortuna. Del quale abbiamo avuto un assaggio in queste ore, quelle nelle quali l’emergenza coronavirus costringe le persone a rimanere a casa, senza poter circolare liberamente.
A quel punto, con le luci accese, ogni famiglia ha iniziato a intonare ad alta voce l’inno d’Italia. Una scena forte, che potremmo rivedere spesso in questi giorni e che ha dei precedenti anche al di fuori dei nostri confini. È già accaduto nell’estremo Oriente, a Wuhan, epicentro della grave variante di Sars, dove durante un durissimo periodo di quarantena molta gente comunicava solo dai balconi.Nel Napoletano, a San Giorgio a Cremano, comune della cintura vesuviana, persone di uno stesso palazzo hanno intonato insieme una canzone, mentre nel Beneventano è andata in scena la ormai celebre tammurriata anti-coronavirus dal balcone. Modi per uscire dall’isolamento, per beffare le restrizione imposte da cause di forza maggiore e sentirsi magari anche un po’ meno soli, ricordandoci che anche se in difficoltà siamo pur sempre un grande Paese, unito e pronto a combattere.
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