A distanza di giorni non si placano le polemiche e le discussioni sulla scelta di Di Maio (e del governo) di nominare Lino Banfi rappresentante dell’esecutivo nella commissione italiana dell’Unesco. E dato che non ci si vuol far mancare nulla, l’attore comico sembra volerci mettere il carico. Prima con quell’esordio infelice sui laureati, poi proponendo patrimonio Unesco la sua città, Canosa, dove secondo lui ci stanno tombe etrusche e egizie, ma che non è assolutamente vero. Infine, rilanciando con orecchiette e Giovanni Rana.
L’ultimo capitolo, ieri, quando ha parlato del suo sodalizio con Giggino. Una roba che poteva anche risparmiarsi. Lino Banfi e Luigi Di Maio, la coppia che non ti aspetti. Un rapporto, a detta dell’attore, che non è di certo iniziato sul palco il giorno della presentazione del Reddito di Cittadinanza e della sua investitura…
“Questo raghezzo – ha detto Banfi – già prima delle elezioni mi volle conoscere e ci incontrammo a Venezia. Mi fece tanti complimenti”. Nel racconto regala qualche aneddoto sul suo rapporto col vicepremier. “Mi disse: ‘Maestro, io conosco tutti i tuoi film a memoria, interrogami’. Parlava addirittura un po’ di pugliese. Poi ci siamo visti dopo le elezioni”.
E ancora: “Poi ci siamo rivisti il giorno del mio compleanno, a luglio, me lo vidi presentare all’orecchietteria con un mazzetto di fiori, come un raghezzo, mi ha fatto una tenerezza…”. Insomma, una vera e propria passione quella di Di Maio per Lino Banfi.
“Perché come età può essere mio nipote, anche se io gliel’ho detto: quando parla da solo ha 32 anni, quando parla con Salvini o Conte ne ha 55 improvvisamente. Non ho capito come chevola fa”. Nonno Libero ha poi raccontato di quando ha ricevuto la comunicazione della nomina come rappresentante dell’Unesco.
“La cosa bella di questo signore è che mi disse: ‘non me ne frega niente di chi voti Banfi, io ti devo questo tributo perché ti adoro, fai ridere tre generazioni’. Questo mi è rimasto impresso. Ti ringrazio per questa nomina”. Un abbraccio ha suggellato l’incontro, salutato dall’applauso della sala al Nazionale Spazio Eventi.
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