Lino Banfi dedica un pensiero al pronipote suicida, Amanuel. Il ragazzo si è suicidato gettandosi dal settimo piano di un palazzo di Valmondrone, in provincia di Milano, a soli 18 anni. Era il figlio adottivo di Michele Lagrasta, cugino della figlia dell’attore, Rosanna Banfi. Il suo suicidio è avvenuto il 18 aprile e i funerali si sono svolti il 20 aprile, giorno prima del compleanno di Lucia Zagaria, moglie di Lino, recentemente scomparsa.
Gli organi del giovane saranno donati a diverse persone in attesa di trapianti, in particolare gli occhi. Le dediche di Lino e di Rosanna.
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Amanuel, la dedica del nonno Lino Banfi
Il pensiero che Lino Banfi dedica al pronipote suicida. Lino Banfi ha dedicato due post al ragazzo. Il primo per annunciare la sua morte. “Ciao Amanuel. È tuo nonno che ti parla: sei arrivato che eri un fagottino impaurito, hai riempito la vita di tutti noi di immensa felicità. Sei cresciuto e sei diventato un gigante, ma ‘fragile’. La tua mamma, il tuo papà, la tua sorellina e i nonni ti adoravano fino al punto di suscitare la gelosia di tua sorella che ora ti cerca disperatamente. Ma tutti noi presi da tanta felicità e tanto amore non abbiamo saputo comprendere il dramma che ti divorava dentro. PERDONACI. Il resto della nostra vita sarà un inferno. Vola ora tra gli angeli”.
Dopo i funerali di Amanuel, avvenuti il 20 aprile, Banfi ha voluto parlare ancora di lui, sottolineando la scelta di donare i suoi organi. “Speriamo che la persona che avrà i tuoi intensi occhi, che hai voluto donare, veda il futuro meno devastante. Ciao adorabile e fragile Amanuel”.
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Amanuel, la dedica di Rosanna Banfi
Anche la figlia di Lino, Rosanna, ha scritto di Amanuel, rivolgendosi anche alla nonna Lucia, morta lo scorso febbraio. “Cara mamma, oggi è il tuo compleanno ma per fortuna non sei qui. Non hai dovuto assistere al dolore straziante del tuo amatissimo fratello Nicola per la tragedia immane che ha colpito la sua famiglia. Ti ricordi Amanuel, quel bellissimo bambino che tenevi in braccio in tante foto che ho visto in casa sua? Beh lui, proprio lui, a 18 anni ha deciso di partire per “il viaggio senza ritorno” lasciando i genitori e tutti noi basiti a chiederci perché”.
“Meno male che non ci sei, sarebbe stato troppo per te e per la tua sensibilità. Mamma, tienilo in braccio con te come allora e veglia su tutti i ragazzi indifesi che questa nostra società ha prodotto dimenticandosi delle loro anime fragili. Mamma non è giusto, non è nella natura delle cose. Io non sono credente ma vorrei che ci fosse un Dio in grado di aiutare questa famiglia. Mi manchi”.
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