Silvio Berlusconi non ha mai nascosto il suo sogno di poter salire, un giorno, al Quirinale. Ipotesi ovviamente osteggiata da molti altri esponenti politici e che difficilmente potrà trovare concretezza, con l’ex premier che ha però incassato in queste ore un altro endorsement in suo favore, quello del comico pugliese Lino Banfi. Protagonista in queste settimane di diversi siparietti durante i collegamenti Rai per le partite di Euro 2020, l’artista non ha nascosto il suo gradimento per lo scenario.
“Se Silvio Berlusconi diventasse presidente della Repubblica sarebbe bellissimo – ha infatti spiegato Banfi ai microfoni dell’agenzia Adnkronos – Leggo sui giornali di questa possibilità e ne sarei davvero felice ma glielo chiederò di persona tra pochi giorni, perché lui ogni anno, da quarant’anni, l’11 luglio che è il giorno del mio compleanno, mi telefona e mi dice ‘auguri vecchio’, perché sono nato poco più di due mesi prima di lui. Abbiamo entrambi quasi 85 anni”.
Banfi ha poi chiarito ancora: “L’11 luglio lo incoraggerò anche perché so che se andasse al Quirinale avrebbe vicino un uomo che è la sintesi, l’incarnazione della mediazione, che è Gianni Letta. E poi, parlando pro domo mia con Berlusconi al Quirinale chissà che non si inventino un’altra onorificenza: io sono già stato nominato Cavaliere di Gran Croce, che è il grado più elevato dei cavalieri della Repubblica. Quindi dovrebbero coniarne una nuova, tipo il Nonno d’Italia o l’Allenatore del Quirinale, così gli consiglio i moduli che deve usare”.
Banfi ha concluso scherzando che tra i moduli che Berlusconi, in veste di presidente della Repubblica, potrebbe adottare ci sono “il 5-5-5 o la bi-zona”, citando le ‘soluzioni tecniche’ del suo personaggio cult Oronzo Canà, “per affrontare con serenità tutte le grane che un garante della Costituzione si trova a fronteggiare”.
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