“Onorevole Minnie”. Questo nomignolo rischia di restare appiccicato addosso per lungo tempo a Giovanni Donzelli. Era stato lo stesso deputato di Fratelli d’Italia a definirsi così qualche giorno fa di fronte a Myrta Merlino per difendere il collega Galeazzo Bignami, attaccato perché vestito da nazista durante il suo addio al celibato di qualche anno fa. Ma quel coraggioso gesto rischia ora di ritorcersi contro il fedelissimo di Giorgia Meloni. Durante l’ultima puntata di Non è l’Arena, infatti, il vignettista Vauro utilizza proprio questo epiteto per attaccarlo sul tema dei migranti.
“Siccome noi non possiamo dare la pagnotta a tutti coloro che vogliono venire in Italia, il problema è come li selezioniamo? – questa la domanda che si pone Giovanni Donzelli nello studio del talk show di La7 condotto da Massimo Giletti – Li facciamo selezionare agli scafisti o li selezioniamo in base a chi ha difficoltà? Vogliamo far decidere ai mercanti di morte chi viene in Italia o vogliamo sceglierli con dei criteri civili e di rispetto umano?”, si chiede ancora in maniera polemica il deputato meloniano.
“L’onorevole Minnie. – replica subito Vauro ironizzando – Poi hai anche un po’ la voce da Minnie, per cui ogni tanto dovresti togliere il costume. Cosa dobbiamo fare? Facciamo come gli schiavisti? Guardiamo i denti per vedere se sono sani, se possono spacciare droga o invece andare a lavorare sottopagati e sfruttati nelle campagne a raccogliere pomodori?”, sono queste le contro-domande che pone il vignettista.
Lo scontro tra i due ospiti di Giletti prosegue serrato fino a quando Donzelli domanda al suo avversario: “Quanti ne ospita a casa sua? Visto che fa il bulletto…”. Ma la risposta di Vauro è altrettanto pungente. “Oh, ma questa è originale, questa è fantastica. Mia moglie, pensa un po’, è extracomunitaria”, sottolinea il vignettista.
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