Nelle prime ore di oggi, l’Iran ha lanciato un attacco su larga scala contro Israele, utilizzando droni kamikaze e missili cruise in tre distinte ondate. Questo movimento bellico rappresenta una vera e propria dichiarazione di guerra, segnalando una drammatica escalation nel conflitto mediorientale.
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, sta monitorando attentamente la situazione mentre Israele ha convocato il suo gabinetto da guerra in risposta immediata all’attacco. Nel frattempo, jet da combattimento degli Stati Uniti e della Francia sono stati avvistati mentre si dirigevano verso lo spazio aereo iracheno, segno evidente della tensione crescente nella regione.
Le Guardie Rivoluzionarie dell’Iran hanno descritto l’attacco come una punizione al “regime sionista”, denominando l’operazione Vadeh Sadegh (Vera Promessa). L’operazione ha provocato la chiusura dello spazio aereo in Israele, Giordania, Iraq e Libano, mentre la Siria ha messo in allerta le proprie batterie missilistiche.
I primi droni iraniani sono stati intercettati sopra i cieli della Siria e della Giordania, grazie al sofisticato sistema di difesa aereo messo in atto con il supporto degli Stati Uniti e degli alleati. Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è stato trasferito in un bunker sicuro.
Gli analisti militari indicano che gli obiettivi principali dell’attacco potrebbero essere infrastrutture militari situate a nord, nelle Alture del Golan, e a sud, presso una base aerea nel deserto del Negev. Droni esplosivi sono stati lanciati anche dallo Yemen e dall’Iraq, mentre dal Libano sono partiti razzi.
La Unione Europea ha definito l’attacco come una “grave minaccia” e una “escalation senza precedenti”, sollevando preoccupazioni sulla stabilità regionale e sulla sicurezza internazionale. Nel frattempo, jet di Stati Uniti e Regno Unito stanno collaborando con Israele per contrastare l’offensiva aerea iraniana. Questa notte rappresenta una delle più pericolose e temute nella storia recente del Medio Oriente.
08:00 – Israele ha riaperto lo spazio aereo
È stato riaperto alle 7.30 ora locale lo spazio aereo israeliano, dopo l’attacco iraniano nella notte. Lo ha annunciato l’Autorità aeroportuale israeliana, spiegando che comunque gli orari dei voli all’aeroporto Ben-Gurion saranno soggetti a modifiche.
07:40 – La premier Meloni convoca G7
La Presidenza italiana del G7 ha convocato per il primo pomeriggio di oggi una videoconferenza a livello leader, per discutere dell’attacco iraniano contro Israele. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi
07:30 – Hamas ha rifiutato la proposta di tregua
Hamas ha rifiutato l’offerta avanzata da Israele la settimana scorsa al Cairo. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier per conto del Mossad. “Il rifiuto della proposta dei tre mediatori che prevedeva un margine di flessibilità significativamente maggiore da parte israeliana, dimostra – ha detto – che Sinwar non è interessato a un accordo umanitario e al ritorno dei ostaggi, e continua ad approfittare delle tensioni con l’Iran per cercare di unire i teatri e di realizzare un’escalation generale nella regione”. Israele – ha aggiunto – “farà di tutto per riportare indietro i 133 ostaggi da Gaza il prima possibile”.
07:10 – Israele: “Respinti il 99% degli attacchi: solo alcuni missili hanno colpito base aerea di Nevatim”
Il portavoce delle Forze armate israeliane ha confermato che il 99% dei 300 fra missili e droni lanciati dall’Iran contro Israele durante la notte è stato intercettato e abbattuto dalla difesa aerea. In particolare, ha spiegato, sono stati lanciati 170 droni nessuno dei quali è arrivato allo spazio aereo israeliano: tutti sono stati abbattuti fuori dai confini del paese da Israele e dai suoi alleati. Neanche i 30 missili da crociera sono riusciti ad entrare nello spazio aereo israeliano: 25 sono stati abbattuti dall’aeronautica israeliana. Sono poi stati lanciati 120 missili balistici, alcuni dei quali hanno aggirato le difese israeliane colpendo la base aerea di Nevatim nel sud di Israele: hanno causato solo danni leggeri e la base continua ad essere regolarmente operativa.