Dove si trova l’isola maledetta
North Brother Island, passata ormai alla storia come l’isola maledetta, si trova proprio nel cuore di New York, a poco meno di un chilometro di distanza da Manhattan e, nonostante sorga all’interno di uno dei centri più affollati in tutto il mondo, ad oggi molti abitanti della città non sono nemmeno a conoscenza dell’esistenza di questa piccola isoletta.
Sull’isola maledetta è stato scritto molto e secondo alcuni studiosi essa sarebbe uno dei patrimoni più ricchi di New York. Stupisce dunque che oggi l’intera zona sia in condizioni di degrado totale e che, in attesa di una decisione definitiva sul suo futuro, le autorità competenti non facciano nulla per preservarla o, quanto meno, far conoscere alla cittadinanza tutte le bellezze che può offrire.
Trovandosi vicino al Bronx, quartiere da sempre pericoloso, e al celebre carcere Riker’s Island Correctional Center, l’accesso a North Brother Island e alla più piccola South Brother Island è proibito a chiunque. Recentemente i cancelli dell’isola sono stati però aperti a una troupe per alcune riprese televisive, che per avere accesso hanno dovuto ottenere i permessi dalla città.
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Cosa c’è nell’isola maledetta
La maggior parte dell’isola è protetta o recintata e l’unico modo per entrare a North Brother Island è arrivare in barca partendo dallo scalo di Barretto Point Park nel South Bronx. Le acque intorno all’isola maledetta sono sempre controllate da pattuglie della polizia a causa della vicinanza con il carcere. È inoltre necessario visitare l’isola accompagnati da un addetto del New York City Department of Parks and Recreation, in quanto la zona è considerata riserva ornitologica e, visto lo stato delle strutture, alcuni itinerari potrebbero essere pericolosi.
Già il molo per l’attracco appare instabile, pronto a crollare in qualsiasi momento. I pali sono marci, la gru è arrugginita e la passerella è ricoperta di alghe. La banchina è sprofondata e, quando c’è l’alta marea, viene completamente sommersa. Un uragano di grande intensità potrebbe travolgere e inghiottire senza troppe difficoltà l’intera isola. Strade e marciapiedi sono spesso impercorribili, perché invasi dalla vegetazione, e gli edifici sono fatiscenti, pericolanti. Potrebbe crollare tutto a breve.
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La storia dell’isola maledetta
Le prime notizie sull’isola maledetta risalgono al 1614, anche se prima del 1885 non è mai stata abitata. Ad ogni modo da subito North Brother Island si è circondata di un’atmosfera tetra e mortifera. Nel 1904 il battello General Slocum prese fuoco nelle vicinanze dell’isola e sopravvissero soltanto 321 persone, mentre furono recuperati più di 1000 cadaveri.
Dalla fine dell’Ottocento fino alla Seconda Guerra Mondiale la zona ha ospitato le vittime di malattie contagiose, abbandonate in quarantena. Ancora oggi l’alto obitorio svetta sugli edifici dell’isola, tutti alimentati a carbone. Alcuni infermieri si erano trasferiti sull’isola, ma dal 1963 l’intera zona è stata abbandonata e oggi ogni traccia è stata infestata dall’edera e da altre piante.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’isola è diventata una scuola materna per i figli dei veterani trasferiti qui in seguito alla crisi degli alloggi, poi nel 1951 è servita da centro di recupero per i tossicodipendenti. Da oltre cinquant’anni non ci sono più tracce di vita.