Vai al contenuto

Liste d’attesa sanità, via libera dal Senato al decreto: le misure per ridurre i tempi

Dopo mesi di dibattiti serrati, il Senato ha dato il via libera al decreto sulle liste d’attesa nel settore sanitario, un provvedimento che promette di cambiare le regole del gioco per milioni di cittadini. Il testo, inizialmente proposto a giugno, ha subito una serie di modifiche cruciali prima di ottenere l’approvazione finale, aprendo la strada alla sua conversione in legge entro il prossimo 6 agosto. Tra le novità più rilevanti, spicca l’introduzione del meccanismo del salta coda, che permette ai cittadini di evitare le lunghe attese ricorrendo a strutture private convenzionate o all’intramoenia, pur rimanendo esenti dal pagamento del ticket se già dovuto. Questa misura non solo accelera l’accesso alle prestazioni, ma estende anche gli orari disponibili, includendo la possibilità di visite e esami anche nei weekend. Per evitare abusi nel sistema dell’intramoenia, sarà necessario un rigoroso monitoraggio da parte del direttore generale dell’Asl locale, con potere di sospendere l’attività extra solo in caso di irregolarità.
Leggi anche: Vaccini, la Lega presenta un emendamento per cancellare l’obbligo per i minori

Nasce l’Agenas

Un’altra innovazione cruciale è la nascita della Piattaforma nazionale per le liste d’attesa, ospitata presso l’Agenas, che promette di rivoluzionare il controllo delle attese attraverso un monitoraggio in tempo reale delle prestazioni in tutte le Regioni. Tale iniziativa è accompagnata da sanzioni severe per chi tenta di eludere le regole, inclusa una flat tax agevolata del 15% sugli straordinari di medici e infermieri.

Unificando il sistema di prenotazione attraverso il Cup unico regionale, il decreto mira a ridurre il caos attuale, garantendo ai cittadini un accesso più rapido e trasparente alle cure, sia nel settore pubblico che privato convenzionato. Tale strumento non solo gestirà le prenotazioni ma attiverà anche un sistema di recall per prevenire il fenomeno delle prenotazioni non onorate, che attualmente affligge il 20% dei casi.

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure