“L’Italia non accede al Mes, lo posso firmare col sangue”. È la posizione ferma di Giorgia Meloni, che la presidente ribadisce anche nella trasmissione “Porta a porta”, condotta da Bruno Vespa.
La riforma del Mes “non è un grande tema, ne discuterà il parlamento. Ma non è uno strumento utile. Non è mai stato utilizzato da nessuno, le condizionalità sono troppo stringenti. Il mes è un creditore privilegiato e questo comporta un problema sui titoli di stato”
“Se siamo gli unici che non approvano la riforma blocchiamo anche gli altri”. “Se si approverà la riforma o no”, assicura, l’Italia comunque non chiederà l’accesso al meccanismo”.
Anche Meloni entra, dunque, nelle accese polemiche che hanno caratterizzato le ultime settimane di dibattiti parlamentari.
La decisione della corte costituzionale tedesca di bloccare il ricorso contro il meccanismo europeo di stabilità, infatti, ha spiazzato del tutto certezze e aspettative di gran parte dei partiti della coalizione di governo, creando un’ulteriore fragilità interna e una maggiore esposizione agli attacchi delle opposizioni.