L’Europa attacca, l’Italia risponde. Negando, di fatto, l’esistenza del problema. Secondo Bruxelles, il nostro Paese non avrebbe fatto progressi sufficienti sul debito, trasgredendo le direttive del Patto di stabilità. Il debito pubblico italiano, infatti, invece di scendere come previsto, è aumento nel corso dell’ultimo anno, passando dal 131,4% del 2017 al 132,2% del 2018. Tuttavia, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha affermato che non ci sarà bisogno di una manovra correttiva, precisando che la la risposta alla nota di Bruxelles servirà a “spiegare alla Commissione Ue cosa è accaduto, rispondendo ai chiarimenti richiesti”.
Tria ha anche incontrato Matteo Salvini e una delegazione della Lega per parlare dei problemi economici italiani. “È stato un colloquio interessante e utile su tutti i temi economici” ha commentato il leader del Carroccio: “Abbiamo discusso dell’atteggiamento da tenere nei confronti dell’Europa, della necessità di sbloccare i cantieri e le grandi opere, in generale del rilancio economico del Paese. Abbiamo condiviso l’importanza di un atteggiamento di tutte le istituzioni ed espresso la soddisfazione per gli importanti segnali di ripresa della nostra economia che deve essere sostenuta da investimenti e taglio delle tasse”. Ospite a Dritto e Rovescio su Retequattro, il ministro dell’Interno è tornato sulla risposta alla lettera da Bruxelles, dicendo che “risponderemo educatamente spiegando che compiti li abbiamo fatti. E se ci rimprovera che non va bene, noi diciamo che quest’anno lo Stato sta incassando di più, l’economia è ripartita grazie agli imprenditori e alcune misure di questo governo come quota 100”. Ma nessun aumento dell’Iva, ha concluso Salvini, ribadendo di essere al governo per ridurre le tasse e non per aumentarle.
Salvini gioca al “superministro”: tanti onori, nessun onere