Vai al contenuto

Lite tra padri fuori dalla scuola, scena incredibile

Violenta lite tra padri fuori da scuola a Milano. Due padri che si dirigevano verso la scuola dei rispettivi figli, sono stati coinvolti in un episodio di violenza. Sotto gli occhi dei loro pargoli e di altri minori, Alessandro M., un commercialista milanese di 36 anni e padre di una bambina di due anni, era al volante quando è stato aggredito da uno sconosciuto. L’incidente è avvenuto martedì mattina alle 8.20 circa a Milano, in piazzale Bologna, all’incrocio con via Sulmona.
>>>>> Immersione fatale a Sharm el-Sheikh, addio a Valeria

>>>>> Finge il suicidio, ritrovato in Grecia 10 anni dopo

L’ambulanza accorsa sul luogo della rissa

Una violenta lite tra padri fuori da scuola a Milano

Scoppia una violenta lite tra padri fuori da scuola a Milano. Alessandro M. ha raccontato l’accaduto. “Arrivato al semaforo vicino alle strisce pedonali, ho frenato bruscamente. Poco dopo, uno sconosciuto che stava attraversando la strada con i suoi due bambini si è avvicinato a me e ha iniziato a gridare contro di me, sostenendo che avessi toccato sua figlia con lo specchietto retrovisore”.
>>>>>Energia, fine del mercato di tutela: ecco cosa fare

“Mentre lui mi insultava, ho aperto la portiera, sia come segno di pace sia per far vedere che c’era la mia bambina in auto. Ho chiesto scusa, ma lui mi ha afferrato i polsi, ferendomi con le unghie, e mi ha colpito con un pugno all’occhio. Sono stato picchiato davanti ai bambini. Questa città sembra ormai un luogo pericoloso, dove non si può neanche più portare i propri figli a scuola”.

Dopo l’aggressione, l’uomo, di circa cinquant’anni, ha minacciato Alessandro dicendogli “o sparisci o ti ammazzo”. Nel frattempo, la figlia di Alessandro continuava a piangere e era molto spaventata. Dopo aver portato la bambina all’asilo, Alessandro si è recato al pronto soccorso oftalmico dell’ospedale Fatebenefratelli e successivamente in Questura. Lì ha sporto denuncia contro ignoti. Si spera che le eventuali telecamere di sorveglianza possano aiutare le autorità a identificare l’aggressore.

Nel frattempo, le preoccupazioni di Alessandro sono rivolte alla figlia, che è rimasta profondamente scossa dall’incidente. Alessandro ha dichiarato: “Martedì ha pianto tutto il giorno, e all’asilo continuava a ripetere ‘papà’, ‘papà’. Penso soprattutto ai figli dell’uomo che mi ha aggredito, che hanno visto il loro padre comportarsi in modo violento e non potranno mai dimenticare questa scena”.

Leggi anche: Covid, la variante Eris si diffonde velocemente.

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure