Alessandro Orsini torna a Cartabianca e sono subito fuochi d’artificio. Il professore della Luiss accetta l’invito a titolo gratuito di Bianca Berlinguer, dopo che la Rai ha deciso di stracciare il suo contratto da 12mila euro con la trasmissione di Rai 3. Dopo aver illustrato la sua posizione sulla guerra in Ucraina, Orsini si scontra però con il politologo Vittorio Emanuele Parsi. Il suo interlocutore a un certo punto abbandona infuriato il collegamento con lo studio.
“Ho sempre detto e scritto che Zelensky è l’aggredito e Putin è l’aggressore. – mette in chiaro subito Orsini – Ho sempre detto di essere completamente schierato dalla parte del blocco occidentale e dell’Ucraina. Ho sempre condannato l’invasione di Putin. Ma l’Unione europea ha commesso degli errori gravissimi. Non sono fiducioso rispetto ai negoziati. Putin non può fermarsi fin quando non raggiungerà un obiettivo preciso. L’obiettivo minimo è il Donbass, il massimo è tutta l’Ucraina. Il presidente russo prenderà quello che vuole prendersi, anticipiamo i tempi”.
Ma le sue tesi si scontrano con quelle di Parsi. “Stai facendo una figuraccia, non hai detto nulla e hai fatto solo un intervento da saccente”, ad un certo punto il professor Orsini accusa il collega con parole durissime. Parsi allora perde la pazienza. Chiama per sbaglio il suo interlocutore “Andrea”, subito corretto da un infastidito Orsini che specifica: “Mi chiamo Alessandro”.
Subito dopo Parsi abbandona il collegamento con lo studio di Cartabianca. “Alessandro, ti saluto. Grazie, questo era proprio quello che volevo evitare, dare una cassa di risonanza a queste buffonate”, bacchetta il collega. “Fai bene ad andartene, tanto non stai dicendo nulla”, replica ancora più piccato Orsini. “Per favore, non litigate, non mi piace discutere di guerra in queste condizioni”, prova ad intervenire allora Bianca Berlinguer. Ma ormai è troppo tardi perché Parsi se ne è andato.
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