Scontro senza esclusione di colpi a Otto e mezzo tra Marco Travaglio e Beppe Severgnini. Ospiti di Lilli Gruber, il direttore del Fatto Quotidiano e l’editorialista del Corriere della Sera se ne dicono di tutti i colori sul ruolo degli americani nella guerra in Ucraina. Travaglio critica senza peli sulla lingua il comportamento di Washington. Atteggiamento che scandalizza il suo interlocutore.
“Sul fronte orientale non si vede niente di buono, qualche barlume si apre sul fronte occidentale dove la parte più avveduta e libera, cioè Macron e Scholz, non i camerieri di Biden e Johnson, hanno detto che non si può seguire in tutto e per tutto le richieste di Biden e Zelensky”, affonda subito il colpo Travaglio. “Gli americani fanno i loro sporchi interessi, diversi da quelli europei. – prosegue il direttore del Fatto – La Casa Bianca supporta l’escalation verbale per dare il via all’escalation militare, non possono accettare che la guerra duri poco e stanno sabotando in ogni modo una trattativa. Biden parla di genocidio per buttare giù Putin e processarlo”.
Per fortuna che Macron e Scholz, aggiunge Travaglio, “hanno iniziato a spegnere un po’ di teste calde. In questa guerra ci sono gli invasi, gli invasori e gli invasati”, accusa. “Non posso e non voglio credere che gli americani lavorino a un prolungamento della guerra. – questa la replica di Severgnini – Dirlo è grave. Biden può essere meno enfatico, ma è nostro alleato. Vogliono allungare il conflitto per venderci un po’ di gas in più? Ma che dici? Perché non parlare degli sporchi interessi dei russi? Se poi vogliamo tirare fuori tutte le volte il manuale del piccolo complottista… non sta né in cielo né in terra dire che non vogliono la pace”, incalza il collega giornalista.
“A che titolo gli americani decidono da chi dobbiamo comprare il gas? – Travaglio ovviamente non molla – A che titolo ci intimano di tagliarci le pa… per fare un dispetto alla moglie? È una guerra tra russi e americani, gli europei stanno in mezzo esattamente come gli ucraini che ci mettono soldati e morti. Ciascuno fa i suoi sporchi interessi: per il gas, per far vincere le elezioni a Biden, per far dimenticare l’ignominiosa fuga dall’Afghanistan dell’agosto scorso e perché quando gli ricapita una guerra civile dentro l’Europa? Una piaga purulenta che prosciugherà le risorse europee messe da parte con il Recovery?”, si chiede polemico.
“Marco, un concentrato d’odio così per l’America non lo sentivo da tanto tempo. Non sai cosa dici!”, lo bacchetta Severgnini. “Non farmi la predica. Io dico quello che voglio. Non hai nessuna autorità per dirmi cosa posso o non posso dire”, lo gela però Travaglio prima che la Gruber metta fine allo scontro.
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