Giorgia Meloni è una sincera democratica o è l’erede di Benito Mussolini? Dopo la vittoria della leader di Fratelli d’Italia alle elezioni del 25 settembre, sono in molti gli intellettuali di sinistra che se lo stanno chiedendo. Tra questi c’è lo scrittore napoletano Antonio Scurati, secondo il quale non ci sarebbero dubbi sulla natura eversiva del partito della Meloni.
Antonio Scurati è diventato famoso nel 2019, quando vinse il Premio Strega grazie a ‘M, il figlio del secolo’, romanzo che parla della vita del Duce del fascismo. Intervistato recentemente dal quotidiano francese Le Dauphiné Libéré, lo scrittore napoletano dichiara che “ciò che sta accadendo oggi in Italia non è la ripetizione del passato. Ma la vittoria clamorosa, in Italia, di un partito che ha le sue radici culturali e ideologiche nel fascismo è un dato di fatto. L’Italia è minacciata da quei partiti che sono gli eredi di Mussolini non tanto come fascismi, ma come inventori del populismo”.
Secondo Scurati, “molte persone si dichiarano ancora neofasciste, e alcuni membri di Fratelli d’Italia sono molto vicine a loro, il che pone la questione morale della loro legittimità a governare il Paese”. Per lo scrittore napoletano “c’è anche una questione politica: Giorgia Meloni dice che il suo programma è conservatore. Secondo me, è chiaramente reazionario, non deriva dal conservatorismo liberale, ma dal neofascismo del dopoguerra, il che è molto diverso”, conclude.
Già un mese fa, a margine della commemorazione dello studente del Fronte della Gioventù Sergio Ramelli, Antonio Scurati aveva affermato che “non c’è dubbio che questo appuntamento annuale sia un gesto identitario per l’estrema destra, una sorta di anti-25 aprile”. E, parlando di Giorgia Meloni, aveva aggiunto che “è esattamente nel solco di Mussolini”.
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