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Ucraina, l’ex tennista Stakhovsky: “Italia non durerebbe un giorno contro esercito russo”

Da quando ha deciso di tornare in Ucraina per lottare contro l’esercito russo, l’ex tennista Sergei Stakhovsky è diventato una celebrità. Anche il collega Novak Djokovic ha voluto fargli sentire tutta la sua vicinanza con un messaggio sui social. Nella serata del 7 marzo, Stakhovsky è ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo. Il suo sfogo contro l’Europa e l’Italia è durissimo.

Stakhovsky ospite della Gruber

La Gruber domanda al suo ospite quanto tempo secondo lui Kiev potrà resistere contro le forze dell’esercito russo. Circolano infatti voci che la capitale ucraina potrebbe presto capitolare. “Quello che posso dire è che non ci sono forze russe a Kiev in questo momento. E rimarrà così per un po’ di tempo. – spiega Stakhovsky – Se dicono così non stanno combattendo una guerra giusta”.

“Parlando della Crimea e delle due repubbliche separatiste, non so se la stessa cosa la direste in Italia se doveste rinunciare ad esempio a Venezia e alla Sicilia per darle a un altro Stato”, replica poi indispettito all’osservazione secondo cui potrebbe convenire agli ucraini cedere i territori contesi dalla Russia. “Tutto il mondo ci sta aiutando e sta dalla nostra parte. – prosegue Stakhovsky – Però dobbiamo capire che se l’Ucraina cade in mano russa, poi ci saranno altre nazioni. Ritorneremo al 1945 con le nazioni satellite. Vediamo che Putin minaccia con il nucleare e la Nato ha paura. Ma lui userà questa carta contro l’Europa. L’unica speranza che potete avere è quella che lui muoia prima di farlo. Altrimenti ripeterà le stesse cose che fece Hitler”.

“Per quanto ne so io, gli ucraini non vogliono rinunciare a nulla. – così Stakhovsky risponde all’ennesima domanda della Gruber – Capiamo che questa è la nostra guerra, non quella dell’Europa. Stiamo solo chiedendo aiuto. L’Italia e il suo esercito per quanto ne so io non durerebbe un giorno contro l’esercito russo. Ma noi siamo qui con i fucili da guerra e la gente vuole combattere. Io non voglio rinunciare a tante cose e anche gli altri risponderebbero lo stesso”, conclude.

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