Al Bano ha deciso di mollare definitivamente il vecchio amico Vladimir Putin dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il cantautore pugliese di Cellino San Marco ribadisce il suo giudizio totalmente negativo sul presidente russo nello studio di Zona Bianca, il talk show di Rete 4 condotto da Giuseppe Brindisi.
“Secondo me ormai Putin ha un nemico pazzesco. – affonda subito il colpo Al Bano – Questo nemico si chiama storia. Un uomo come Putin, che l’ho ammirato fino alla follia, semplicemente perché gli avevano quasi conferito il premio Nobel per la pace. Poi la rivista Time gli ha dedicato una copertina come uomo dell’anno. Io che ho avuto l’onore di conoscerlo in cinque occasioni, mi ha colpito la sua normalità, pur essendo un grande capo di Stato”, il cantautore prova a ricordare gli aspetti positivi del presidente russo.
“Questo gesto non me lo sarei mai aspettato. – si lamenta però subito dopo – Questo invadere una terra che non è la sua. Ed è passato secondo me dall’avere ragione al torto, perché sappiamo quali sono stati i passi fatti dalla Nato e dall’Occidente. Lui doveva stare lì, giocare nella sua terra con i suoi carri armati. Dire ‘io esisto, mettiamoci d’accordo’, ma non invadere come ha fato una terra che non è la sua. Come dice la Bibbia, ‘chi di spada ferisce, di spada perisce’. E la storia di questi casi ce ne ha raccontati tanti. È una tragedia e non si sa come uscirne fuori”.
“Io ho ospitato quattro ucraini a casa mia. – ricorda Al Bano – La prima sera è arrivata questa mamma con un bambino di sette anni che aveva due occhi come se avesse ricevuto due pugni in faccia. Ho capito, perché me lo hanno spiegato, il viaggio tragico che hanno fatto dall’Ucraina per arrivare fino a Brindisi. Un bambino di sette anni che cosa ha fatto di male per meritarsi tutto quello che si è meritato? Non solo lui. Quanti bambini sono morti? A chi diamo la colpa? Chi si assume la responsabilità di questa vergognosa tragedia?”, si chiede polemicamente il cantautore pugliese.
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