Fiorella Mannoia non cambia idea sulla guerra in Ucraina. Intervistata da un inviato di Non è l’Arena, l’artista romana conferma con decisione la sua linea pacifista. Cioè contraria anche all’invio di altre armi a Kiev. Ma questa sua presa di posizione, condivisa con personaggi come il giornalista Michele Santoro o il professor Alessandro Orsini, gli sta costando una marea di critiche. Lei, dal canto suo, denuncia il fatto che chiunque provi a parlare di pace in Ucraina venga subito bollato come filo Putin.
“Fiorella perché la pace è proibita?”, le domanda l’inviato di Non è l’Arena. “Perché oggi quando si parla di pace ti dicono subito che sei filo putiniano. – replica senza mezzi termini Fiorella Mannoia – È questa la motivazione per cui, quando uno muove dei dubbi o muove delle perplessità, o si fa delle domande e chiede risposte, ti bollano subito di essere filo Putin. Figuriamoci se io personalmente posso essere filo Putin. Non ho messo mai piede in Russia”, si schermisce l’artista romana.
“Mi sono tanto battuta e indignata, come tutti noi, quando hanno bombardato l’Iraq. Perché non dovremmo indignarci che Putin bombarda l’Ucraina? Per me è la stessa cosa”, domanda polemicamente Fiorella Mannoia. “Secondo te anche noi siamo in guerra?”, le chiede ancora a bruciapelo il cronista. “Secondo me stiamo già in guerra. – ne è convinta la cantante – Ci stanno preparando piano piano. Prima dicevano di no. Adesso qualcuno dice ‘eh si forse’. Ci stanno preparando al fatto che siamo in guerra”, ribadisce.
“Certo è che è una questione europea. Quelli dall’altra parte dell’Atlantico non dovrebbero metterci bocca. – Fiorella Mannoia polemizza con gli Stati Uniti ma senza nominarli – La mia paura è che quelli dall’altra parte spingano per piegare la Russia, che è sempre stato il sogno americano”, conclude dicendosi molto preoccupata per quello che potrebbe ancora succedere.
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