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Terremoto al Fatto, Furio Colombo contro Orsini: “Inventi la verità come Trump”

Uno sfogo che sta facendo molto rumore sui social, quello di Furio Colombo contro Alessandro Orsini e Massimo Fini. Colombo è uno dei decani del giornalismo italiano, nonché fondatore del Fatto Quotidiano insieme a Marco Travaglio e Antonio Padellaro. In un lungo editoriale il giornalista si lamenta di dover vedere i suoi articoli pubblicati accanto a quelli dei due colleghi appena citati. E usa parole durissime soprattutto nei confronti del professore della Luiss.

Furio Colombo

“Sulla guerra, la Nato e i nemici non capisco più il nostro giornale”. È questo il titolo scelto da Furio Colombo per il suo editoriale. “All’improvviso mi sono trovato a scrivere su questo giornale, che avevo contribuito a far nascere con Padellaro e Travaglio, accanto a un collega che non conoscevo e che non vorrei conoscere. Caro a tutti coloro che pensano che l’America sia il vero pericolo dei popoli e delle democrazie. E che l’invio di armi ai resistenti invasi e assediati dal rischio imminente di distruzione totale sia un sacrilegio”, affonda subito il colpo il giornalista riferito ad Alessandro Orsini.

“E mi sono trovato a dover leggere il testo di un altro collega che mi racconta, al rovescio, la terrificante guerra mondiale che ho vissuto, e che conosco e ricordo da bambino in fuga, in una versione in cui Hitler era di origine ebraica e non aveva alcuna intenzione di fare la guerra che distruggerà l’Europa. – attacca ancora Furio Colombo stavolta parlando di Massimo Fini – Aggiungendo una affermazione che nega la storia ed è inaccettabile anche come post verità in quella frase ‘i tedeschi proteggevano gli italiani, mentre gli american invadevano il Paese, abbandonato a stupri e violenze in libertà’”.

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 24-04-2022 Roma, Italy Politica La7 – trasmissione mezz’ora in più Nella foto: Alessandro Orsini ospite dell’ approfondimento giornalistico condotto da massimo Giletti

Furio Colombo respinge con forza queste “visioni” che ritiene “distorte” che compaiono proprio accanto ai suoi articoli. “Non sono il solo in Italia a sapere che gli ‘studi’ di Alessandro Orsini falsificano fino ai dettagli la storia di questo Paese e del contesto politico e umano di cui siamo parte. – prosegue poi il giornalista – Orsini tenta tenacemente di apparire perseguitato. Con lui non siamo mai al dubbio o al suggerimento, ma alla affermazione o negazione assoluta priva di alternative. L’invenzione della verità alternativa di Donald Trump ha fatto molta strada. Orsini, che studia molto, ne ha fatto il suo strumento preferito”, conclude.

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