Alle prime luci dell’alba di lunedì 31 ottobre sono cominciate le operazioni di sgombero dell’area che ospita un rave party illegale nei pressi di Modena. Centinaia di agenti delle forze dell’ordine hanno circondato la zona, cominciando ad identificare persone e mezzi presenti al raduno non autorizzato. Contro la decisione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si sono levate le proteste di diversi esponenti di sinistra, Tra questi anche il giornalista del Fatto Quotidiano Gad Lerner che punta il dito contro il governo di Giorgia Meloni, accusato di utilizzare due pesi e due misure.
“Certo che a un governo come il vostro verrà sempre più facile prendersela con il rave party di Modena e con il soccorso in mare delle navi Ong piuttosto che con i vostri amici della Curva Nord di San Siro e con i fascisti radunati a Predappio. Due pesi e due misure”. Questo il tweet al vetriolo pubblicato da Gad Lerner. Il giornalista fa riferimento anche al recente blocco nel Mediterraneo di due imbarcazioni delle Ong cariche di migranti. E fa il confronto con quanto accaduto allo stadio di San Siro sabato scorso. E anche con le commemorazioni fasciste di Predappio di domenica.
“Accogliamo con grande favore le direttive del ministro Piantedosi che, senza tentennamenti, ha disposto un chiaro e preciso indirizzo operativo nei confronti della manifestazione non autorizzata in corso a Modena”, esulta invece in una nota Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato.
“Conosciamo la grande professionalità dei colleghi e sappiamo bene che sapranno come svolgere al meglio i loro compiti. – prosegue Mazzetti – Ma risulta fondamentale per loro, per tutti gli operatori in divisa e per tutti i cittadini, cominciare con il ribadire con assoluta chiarezza cosa è consentito e cosa no per la sicurezza della collettività e nell’interesse di tutti. Si tratta di eventi che non passano certo inosservati, la cui macchina organizzativa, in futuro, può essere interrotta sul nascere”, conclude.
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