Non si è tirato indietro, Giuseppe Conte. Accettando l’ennesima sfida a testa alta e con il cuore in mano, quello con cui ha parlato agli italiani annunciando le ennesime, dolorose misure restrittive varate dal governo per far fronte a una situazione sempre più grave, con i numeri di contagiati e decessi legati alla diffusione del coronavirus in costante crescita. Chiusura di tutti i negozi con eccezione di farmacie, parafarmacie e attività che vendono generi alimentari. Trasporti consentiti ma soltanto per motivi di lavoro. E chiusura delle aziende che non saranno in grado di rispettare le norme di sicurezza dettate dall’emergenza.
Nell’annunciare i nuovi provvedimenti, Conte ha dipinto un’Italia forte, granitica, che sarà presa a modello dagli altri Paesi nei mesi a venire per come ha saputo gestire la crisi. Lui, che una volta arrivato al governo ormai una vita fa era dipinto come “il premier fantoccio”, utile solo per mediare tra Salvini e Di Maio, si è fatto forza e si è assunto fino all’ultima delle responsabilità. Per il bene di tutti, per ribadire ancora una volta quanto sia importante lo sforzo di ogni cittadino. Come un vero presidente del Consiglio.
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