di Nicola Iuvinale
Nei primi giorni del mese di marzo, l’istituto ha pubblicato il report previsionale per l’anno in corso. Per l’OCSE è prevista una ripresa economica globale solo se le vaccinazioni saranno sostenute a livello mondiale.
Cosa evidenzia l’OCSE
L’attività in molti settori si è ripresa e si è parzialmente adattata alle restrizioni pandemiche. L’implementazione dei vaccini, sebbene irregolare tra Paesi, sta aumentando in particolare negli Stati Uniti e probabilmente darà un forte impulso all’attività economica. Ma le prospettive di crescita sostenibile variano ampiamente tra paesi e settori economici. L’implementazione della vaccinazione, più rapida ed efficace nel mondo, sarà fondamentale. Le prospettive sono migliorate negli ultimi mesi con segnali di ripresa del commercio di merci e della produzione industriale. La crescita del PIL globale dovrebbe ora essere del 5,6% per quest’anno, con una revisione al rialzo di oltre 1 punto percentuale rispetto a dicembre.
L’OCSE prevede che la produzione mondiale raggiungerà i livelli pre-pandemici entro la metà del 2021, ma molto dipenderà dalle vaccinazioni e dalle varianti emergenti del virus. L’implementazione globale del vaccino anticovid appare oggi irregolare, con evidenti restrizioni che rimangono in alcuni paesi e settori. Le prospettive di crescita migliorerebbero (scenario rialzista) se la produzione e la distribuzione delle dosi dovesse accelerare, se fosse meglio coordinata in tutto il mondo e se anticipasse le mutazioni del virus. Ciò consentirebbe di allentare le misure di contenimento più rapidamente e di avvicinare la produzione globale alle proiezioni pre-pandemiche. Ma la spesa dei consumatori e la fiducia delle imprese sarebbero, invece, colpite (scenario ribassista) se i programmi di vaccinazione non fossero abbastanza rapidi da ridurre i tassi di infezione o se nuove varianti diventassero più diffuse e richiedessero modifiche ai vaccini attuali.
Come rafforzare la ripresa mondiale per l’OCSE
Le prospettive economiche globali sono migliorate notevolmente negli ultimi mesi, aiutate dal graduale diffusione di efficaci vaccini, con annunci di ulteriori sostegni fiscali in alcuni paesi e da segnali che le economie stanno migliorando attraverso le misure adottate per contenere il virus. Si prevede che la crescita globale del PIL sarà del 5,5 per cento nel 2021 e del 4 per cento nel 2022, con un aumento della produzione globale sopra il livello pre-pandemia entro la metà del 2021. Nonostante il miglioramento delle prospettive globali, la produzione e i redditi in molti paesi rimarranno al di sotto del livello previsto prima della pandemia, fino alla fine del 2022. Il significativo stimolo fiscale negli Stati Uniti, insieme a una più rapida vaccinazione, potrebbe aumentare la crescita del PIL statunitense di oltre 3 punti percentuali quest’anno, con ottime ricadute sulla domanda per i principali partner commerciali.
Sono, invece, sempre più evidenti segnali di divergenza tra i paesi e tra i settori. Rigorose misure di contenimento freneranno la crescita in alcuni paesi e settori economici nel breve termine, mentre altri beneficeranno di efficaci politiche di salute pubblica, di una più rapida distribuzione dei vaccini e di un forte sostegno. Restano, comunque, considerevoli i rischi. Un progresso più rapido nello spiegamento dei vaccini in tutti i paesi permetterebbe di eliminare più rapidamente le restrizioni e aumentare la fiducia dei consumatori e la spesa. Invece, un lento progresso nella vaccinazione e l’emergere di nuove mutazioni del virus resistenti ai vaccini esistenti, porterebbero a una ripresa più debole, a perdite di posti di lavoro maggiori e a un maggior numero di fallimenti aziendali. Le pressioni sui costi hanno iniziato ad emergere nei mercati delle materie prime a causa della leggera ripresa della domanda e di temporanee interruzioni dell’offerta, ma l’inflazione di fondo rimane blanda, frenata dalla generale bassa domanda in tutto il mondo.
La massima priorità della politica è quella di assicurare che tutte le risorse necessarie siano utilizzate per produrre e distribuire vaccini il più rapidamente possibile in tutto il mondo, per salvare vite, preservare i redditi e limitare l’impatto negativo delle misure di contenimento sul benessere economico.
Le risorse necessarie impiegate per fornire vaccini ai paesi a basso reddito sono ancora troppo poche rispetto ai guadagni ottenuti da una più forte e veloce ripresa economica globale. Il sostegno della politica fiscale dovrebbe dipendere dallo stato dell’economia e dal ritmo delle vaccinazioni, con nuove misure politiche attuate prontamente e pienamente se necessario. Un prematuro inasprimento della politica fiscale deve essere assolutamente evitato. L’attuale posizione di politica monetaria molto accomodante dovrebbe essere mantenuta, e permettere il temporaneo superamento dell’inflazione apparente, a condizione che le pressioni sui prezzi sottostanti rimangano ben contenute, con politiche macroprudenziali, dove necessario, per assicurare la stabilità finanziaria.
Il continuo sostegno al reddito delle famiglie e delle imprese dovrà essere garantito fino a quando la vaccinazione non consentirà un allentamento significativo dei vincoli sulle attività economiche, ma dovrebbe essere riorientato per sostenere le persone e aiutare le aziende con sovvenzioni e azioni piuttosto che con il debito. Riforme strutturali rafforzate sono necessarie in tutti i paesi per aumentare le opportunità, migliorare il dinamismo economico e promuovere una ripresa forte, sostenibile e inclusiva. L’attuazione celere delle riforme è importante per aumentare il loro beneficio collettivo e sostenere la domanda a breve termine. Il coordinamento internazionale delle politiche è essenziale per aumentare i vantaggi delle azioni politiche nazionali per affrontare la pandemia, migliorare la resilienza e assicurare una ripresa forte e inclusiva.
Fonte OCSE
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