Nella sfida infinita tra Olanda e Italia che sta monopolizzando i lavori del Consiglio Europeo, c’è una particolare accusa mossa dai Tulipani al nostro Paese e che rischia di trasformarsi nel classico macigno di fronte al quale è impossibile trovare accordi. Si tratta di quota 100, legge gel governo Lega-M5S contro la quale il premier Mark Rutte ha puntato il dito, considerandola un privilegio ingiusto del quale i nostri cittadini possono beneficiare.
Quota 100, approvata soprattutto per la forte volontà del partito di Salvini all’epoca al governo, permette dal 2019 di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi. Considerando che l’età legale di pensionamento in Italia è 67 anni, contro la norma ha puntato il dito l’Olanda, che ha ricordato come altrove si seguano tabelle ben diverse: nei Paesi Bassi
si può uscire dal lavoro solo 2 anni prima dell’età legale, in Austria 3 anni, in Danimarca 1,3 anni e in Svezia addirittura si va in pensione più tardi dell’età legale.Conto la presa di posizione di Rutte si è scagliato l’esponente Pd Cesare Damiano: “Le parole del premier dei Paesi Bassi, suonano ancora una volta poco rassicurati: da antiquato liberista, ha il chiodo fisso di colpire il welfare e soprattutto le pensioni degli italiani. Nel nostro paese abbiamo già dato e lo possiamo dimostrare, conti alla mano, riferendoci ai documenti ufficiali: la relazione tecnica del ministero dell’Economia dimostra analizzando le ultime quattro riforme previdenziali che nel periodo 2004-2050, grazie a questi interventi, si risparmieranno dalle pensioni 60 punti di Pil, pari a circa 900 miliardi di euro”.
“Inoltre – ha aggiunto Damiano – è ormai risaputo che il calcolo dell’incidenza della spesa pensionistica italiana sul Pil è falsato: calcolare il 16 per cento dimenticando di specificare che si tratta di una cifra al lordo delle tasse e che i pensionati del nostro paese restituiscono allo Stato 50 miliardi l’anno significa fare una partita truccata finalizzata a costruire un alibi per un nuovo attacco alle pensioni. Mi auguro che il governo tenga la barra dritta e che si riapra il confronto con le parti sociali sulle pensioni”.
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