Dimissioni in vista per Vladimir Putin? Al momento non sembra, anche se il giallo resta. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha infatti smentito l’ipotesi: “È in ottima salute”. Ma i dubbi i dubbi sul reale stato di salute del leader incontrastato del Paese persistono. L’ex professore e analista Valery Solovei, ora oppositore e fondatore del movimento Perimen, aveva detto ai microfoni dell’emittente Eco di Mosca che l’ipotesi di un passo indietro non sarebbe da scartare.
Una decisione che potrebbe essere motivata da “gravi motivi di salute”. Si rincorrono infatti le voci del Parkinson o di una forma grave di cancro, ormai in metastasi. L’ex professore dell’università di relazioni internazionali Mgimo di Mosca Solovei è diventato oppositore di Putin dopo aver perso la cattedra con il licenziamento.
Secondo Solovei, diventato analista e che negli ultimi anni ha anche azzeccato alcune importanti previsioni, Putin avrebbe intenzione di comunicare la decisione di lasciare il suo ruolo con l’anno nuovo. “I piani di transizione prevedevano l’inizio di questo processo ad agosto e il piano implicava l’unione con la Bielorussia” ha detto l’ex docente.
A bloccare la scelta sarebbero state le proteste. Solovei, raggiunto dall’Ansa, ha aggiunto qualche particolare. L’attuale premier, Mikhail Mishustin, verrà “dimissionato” e come successore si stanno vagliando vari candidati, tra cui Dmitry Medvedev e la figlia di Putin Ekaterina Tikhonova.
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