Luciano Benetton torna al centro della scena con un colpo di scena degno di un film. Il fondatore del noto gruppo dell’abbigliamento, a 89 anni, aveva lasciato l’azienda nel 2012 con un fatturato di 2 miliardi, salvo poi tornare nel 2018 su forte insistenza del fratello Gilberto. Ora, deluso e amareggiato, annuncia il suo nuovo ritiro: “Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola.”
La decisione di Benetton arriva dopo aver capito che “la fotografia del gruppo presentata dai vertici manageriali non era reale”. Tornato in azienda per risolvere evidenti problemi, si è trovato a fronteggiare una situazione ben diversa da quella prospettata. “Edizione non era riuscita a trovare una compagine manageriale di qualità e la società perdeva parecchio,” spiega Benetton.
Dal 2020 l’amministratore delegato è Massimo Renon, ma Benetton lamenta una totale mancanza di collaborazione: “Non mi ha mai chiesto nulla, né lui né i nuovi collaboratori.” Il piano triennale per il pareggio, che doveva concludersi nel 2023, è fallito. Benetton denuncia un atteggiamento “arrogante e poco capace” dei nuovi dirigenti e segnala gravi problemi finanziari: “Presentano improvvisamente un buco di bilancio drammatico, uno shock da 100 milioni di euro.”
Le accuse di Benetton sono pesanti: “O sono impreparati al punto da non comprendere i fondamentali dell’azienda, o hanno volontariamente nascosto la realtà dei fatti.” Una situazione che richiederà un’approfondita investigazione per fare chiarezza su quanto accaduto.