“Il motivo principale per cui sono passato a Fratelli d’Italia? Ad esempio la posizione del governo Draghi sulla Legge Zan, a cui io sono contrario”.
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Ha esordito così alla trasmissione di Radio Rai Uno, “Un giorno da pecora”, il capogruppo al Senato, Lucio Malan.
I conduttori della trasmissione, però, gli domandano: “La chiesa valdese, di cui lei fa parte, è però favorevole ai matrimoni omosessuali”. La risposta: “Ma non abbiamo il dovere di obbedienza, la chiesa valdese è fondata sulla Bibbia e non sulla gerarchia”.
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L’intervista è proseguita sull’argomento: “Sulla Bibbia c’è scritto che i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono vietati?”. Risponde Malan: “C’è scritto di peggio, e in modo anche più esplicito. Non sui matrimoni, ovviamente, a cui nessuno aveva pensato duemila anni fa. C’è scritto che l’omosessualità è un abominio, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento”, ha detto il senatore.
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Non si sono fatti attendere i commenti di riprovazione e scandalo. I primi a rispondere sono Carlo Calenda, di Azione, e Mara Carfagna, presidente del partito di Calenda ed ex “collega” del questore Malan ai tempi di Forza Italia.
Così Carlo Calenda: “Non so come qualificare queste esternazioni. Personalmente le considero indegne e sintomo di una profonda ignoranza. Se le nostre regole derivassero dal vecchio testamento non saremmo molto diversi dai talebani. Per fortuna abbiamo avuto il Vangelo e lo Stato laico”.
E anche il tweet di Carfagna: