Non c’è pace per Silvio Berlusconi in questi giorni. Il leader di Forza Italia è uscito con le ossa rotte dal Senato dopo l’elezione di Ignazio La Russa alla presidenza di Palazzo Madama. La Russa ha ottenuto il soccorso di 17 franchi tiratori che hanno sostituito 16 senatori forzisti che non hanno partecipato al voto per protesta contro la decisione di Giorgia Meloni di escludere Licia Ronzulli dal governo. Ora però sul Cavaliere si abbatte un’altra tegola con la notizia dell’arresto per camorra dell’ex senatore azzurro, e suo fedelissimo, Luigi Cesaro.
Luigi Cesaro, detto ‘A purpetta’, si è costituito questa mattina accompagnato dai suoi avvocati. E si trova ora agli arresti domiciliari. L’ex senatore di Forza Italia, il cui mandato è scaduto proprio ieri con l’inizio della nuova legislatura, non può infatti più contare sull’immunità parlamentare che gli aveva concesso le Giunta per le autorizzazioni di Palazzo Madama nel dicembre del 2021. L’accusa nei suoi confronti è di concorso in associazione camorristica a causa dei suoi rapporti con il clan Puca di Sant’Antimo, suo paese di origine.
Luigi Cesaro avrebbe dovuto essere arrestato già due anni fa, quando la giudice Maria Luisa Miranda firmò un’ordinanza di custodia cautelare. Troppo gravi, a suo giudizio, gli indizi emersi dall’indagine condotta dai carabinieri del Ros e coordinata dalle pm Giuseppina Loreto e Antonella Serio, sui suoi presunti rapporti illeciti con il clan camorristico. L’interrogatorio di garanzia verrà fissato nei prossimi giorni.
La figura di Luigi Cesaro, che ha compiuto 70 anni, è strettamente legata alla carriera politica vissuta all’interno di Forza Italia, dove ha ricoperto i ruoli di coordinatore provinciale del partito, di presidente della Provincia di Napoli e, infine, di senatore della Repubblica. È stato considerato per anni il plenipotenziario di Silvio Berlusconi in Campania.
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