Luigi Di Maio non ha dubbi sul fatto che l’unico responsabile della guerra in Ucraina sia il presidente russo Vladimir Putin. Il ministro degli Esteri italiano ribadisce la sua convinzione in collegamento con lo studio di Non è l’Arena, il talk show di La7 condotto da Massimo Giletti. Ma Di Maio ci tiene anche a sottolineare che l’Europa non si considera in guerra con la Russia. Per questo il nostro governo rifiuta di istituire una no-fly zone sui cieli ucraini altrimenti, avverte il ministro, sarebbe la “terza guerra mondiale”.
Di Maio parla di “incontro storico” riferendosi al vertice in programma il 14 marzo a Roma tra il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese. “Avranno un incontro che affronterà il tema dell’Ucraina. – spiega il ministro – E se Usa e Cina in questo momento si stanno parlando, vuol dire che sta andando avanti quella linea che noi come governo italiano stiamo incoraggiando in tutte le sedi. Abbiamo sentito, cinesi, turchi, e israeliani. Stiamo lavorando con Zelensky. Stiamo sentendo i nostri omologhi europei perché in questo momento bisogna parlare con tutti per arrivare ad una tregua umanitaria e ad un accordo di pace”.
“L’Italia si rifiuta di istituire la no-fly zone della Nato sull’Ucraina, perché questo vuol dire scatenare la terza guerra mondiale. – puntualizza però Di Maio – Come non vogliamo fornire jet militari perché significa scatenare la terza guerra mondiale. Però deve essere chiaro che questa guerra l’ha voluta una sola persona che si chiama Putin. Noi stiamo lavorando alla pace già da prima del suo attacco all’Ucraina. Stiamo cercando di trovare un punto di caduta tra le due parti. Continueremo a farlo ad oltranza perché non vogliamo portare il nostro popolo in guerra”.
“Chi dice che l’Europa è in guerra sbaglia. – ci tiene a ribadire Di Maio – Noi siamo generazioni che non lo ricordano. Ma essere in guerra significa un’altra cosa. E lo sanno benissimo i cittadini ucraini che in questo momento si trovano sotto le bombe della Russia. Putin voleva prendere l’Ucraina in pochi giorni. E invece ha trovato un popolo che non è assolutamente disposto a farsi mettere un governo fantoccio”, conclude.
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