Non si placano le polemiche esplose dopo la nomina di Luigi Di Maio a inviato dell’Unione europea nel Golfo Persico decisa da Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri. Il governo italiano di centrodestra è salito sulle barricate, con conseguenti dichiarazioni al vetriolo degli esponenti di tutte le forze politiche che compongono la maggioranza. Ma da Bruxelles fanno orecchie da mercante, lasciando intendere che la nomina dell’ex ministro degli Esteri pentastellato sia stata decisa indipendentemente dal volere di Roma. A far discutere però è anche lo stipendio che si metterà in tasca l’ex capo politico del M5S. Ecco quanto prenderà.
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Lo stipendio di Di Maio in Ue
Luigi Di Maio è dunque destinato a percepire un lauto stipendio dall’Ue, nonostante il nuovo governo di centrodestra italiano non abbia affatto sponsorizzato la sua candidatura. È però il giornalista del Foglio, Salvatore Merlo, a rivelare che Di Maio avrebbe ricevuto “una piccola, piccola ricompensa per quanto fatto” per favorire il governo Draghi. Dietro la sua nomina a inviato dell’Unione europea nel Golfo Persico ci sarebbero dunque l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi “e forse anche Sergio Mattarella ci ha messo una buona parola”. Secondo Merlo, l’ex capo politico del M5S sarebbe stato ricompensato perché “ha evitato una drammatica rottura nella maggioranza del governo Draghi e una crisi di governo sulla guerra”.
Ma a quanto ammonterà il suo stipendio in Ue? Da quanto si apprende, Di Maio percepirà 12mila euro al mese. Sottoposti alla tassazione agevolata europea. A cui si deve aggiungere il rimborso spese suo e dello staff. La cifra percepita dall’ex ministro degli Esteri potrebbe così lievitare fino a 16mila euro.
Oltre a percepire uno stipendio da capogiro per un ruolo che secondo molti sarà inutile, Luigi Di Maio potrà godere anche dello status di diplomatico, con relativo passaporto e immunità. Il suo ruolo sarà quello di gestire gli approvvigionamenti di gas e petrolio provenienti in Ue dalla regione del Golfo Persico. Ma avrà voce in capitolo anche sui rapporti al momento burrascosi con l’Iran degli ayatollah. Da segnalare, infine, che Di Maio ha sconfitto la concorrenza del cipriota Markos Kyprianou, dello slovacco Jan Kubis e del greco Dimitris Avramopoulos.
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