Vladimir Putin dichiara guerra anche a Batman. Il presidente russo accoglie un appello lanciato da una studiosa ultrasettantenne che si è lamentata di fronte a lui del fatto che non riusciva a trovare “una t-shirt con un eroe russo” come regalo per i suoi nipotini. Putin dopo averla ascoltata è passato dalle parole ai fatti mettendo la sua firma su un decreto che dà l’incarico al premier Mikhail Mishustin di adottare entro il maggio 2023 “misure che promuovano gli eroi della storia e del folclore russi che soddisfano i valori tradizionali” anche attraverso la produzione di “opere d’arte, materiali stampati, souvenir e altri beni di consumo”.
La nuova battaglia di Putin, stavolta contro Batman ed altri eroi dei fumetti americani, inizia quando la studiosa Natalia Narochnitskaja gli fa sapere di non riuscire a trovare magliette con l’effige di Ilja Muromets, un ‘Bogatyr’, sorta di cavaliere errante della tradizione slava. “Nei negozi per bambini c’erano solo Batman, l’Uomo ragno e ogni sorta di mostro”, si è lamentata la donna lo scorso 4 novembre durante l’incontro avuto con il presidente russo insieme ad altri studiosi di storia e ai rappresentanti religiosi russi.
La risposta di Putin è stata immediata: “Ecco, qui Batman è noto, ma alcuni dei nostri eroi no. Dovrebbero essere nei cartoni animati, nei film, nella letteratura per bambini. A partire dall’asilo”. La promessa del presidente è stata quella di parlarne con il governo. Ed ecco che, tempo un mese o poco più, Putin ha firmato il decreto di cui si è appena fatto cenno. Quasi contemporaneamente la Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha approvato in prima lettura un disegno di legge che vieta “l’uso eccessivo di parole straniere” praticamente ovunque: istituzioni, tribunali, mass media, cinema e pubblicità.
Da Mosca si considerano queste iniziative ‘contro Batman’, insieme alla legge contro l’omosessualità e l’uso dei termini stranieri, come delle “nuove nobili cause” nella battaglia intrapresa contro l’Occidente e le sue tradizioni, di cui la guerra in Ucraina rappresenta solo un aspetto. Secondo il professor Vladimir Kozyrkov, ospite del talk show condotto da Vladimir Soloviov, bisognerebbe “sostituire Batman” con Ivan Tsarevich, il “principe azzurro” delle fiabe slave.
Elena Jampolskaja, presidente della Commissione Cultura della Duma, vorrebbe invece dare più spazio a personaggi eroici della Grande guerra patriottica combattuta fino al 1945, come i partigiani ucraini anti-nazisti. Jana Lantratova, vicepresidente della Commissione Istruzione, guarda al presente, considerando nuovi eroi della Russia alcune figure protagoniste della guerra in Ucraina come la “babushka con la bandiera dell’Urss” o il “bimbo Aljosha che saluta i carri armati”. Ma non tutti in Russia sono convinti del nuovo corso imposto da Putin. L’editorialista di Kommersant, Dmitrij Drize, ammette ad esempio che “tutto questo perde contro Disney e Hollywood e il Batman americano batte facilmente il nostro Koshchej”.
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