“Stiamo aspettando una soluzione che non sembra arrivare, per questo ho deciso da sola di entrare nel porto che di notte è libero”. Questo è il messaggi, condiviso sui canali Twitter della Sea Watch, con il quale la comandante Carola Rackete ha comunicato la scelta di violare il divieto del Viminale e forzare il blocco delle motovedette italiane. La nave umanitaria è entrata nel porto di Lampedusa all’1:50 della notte tra venerdì e sabato poi, intorno alle tre, la sua comandante è stata arrestata dagli uomini della guardia di finanza.
L’accusa nei confronti della donna è di “resistenza o violenza contro nave da guerra”, un reato che prevede una pena da tre a dieci anni. I finanzieri contestano anche il tentato naufragio a proposito della manovra di attracco, ma saranno i magistrati a decidere. Secondo il deputato del Pd Gennaro Migliore, che è entrato nella caserma della Finanza, la capitana si trova nella stanza del comandante visto che la caserma non ha una cella di sicurezza.
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