Doveva essere il giorno che avrebbe preparato a breve il secondo allunaggio. Il razzo Artemis, privo di equipaggio umano per il momento, avrebbe dovuto avviare una grande stagione di viaggi interstellari: la stazione spaziale Getaway e gli avamposti occidentali nello spazio.
Qualcosa, però, è andato storto. Prima un problema con l’idrogeno, rientrato, poi una crepa, non così grava, alla fine ha ceduto il motore, così si è rinunciato alla finestra possibile entro le 16.30, annullando e rinviando il volo. La prossima data, secondo il calendario fornito dalla Nasa, dovrebbe essere il 2 settembre, data che accorcerà comunque la missione.
La Nasa ha messo il cappello su questa importante missione: Artemis, Artemide, è la sorella di Apollo nella mitologia greca, e proprio per questo si presenta una missione tutta al femminile. Dovrebbe essere anche una donna statunitense l’astronauta che metterà la sua impronta a fianco di quella di Neil Armstrong sul suolo lunare.
Ma un grande impegno per la missione è stato profuso anche dall’Esa, l’ente europeo per lo spazio. Così aveva parlato questa mattina il suo direttore, Josef Aschbacher: “In questo decennio la prima donna e il prossimo uomo cammineranno sulla superficie della Luna e l’Agenzia Spaziale Europea sta costruendo l’hardware che fornirà la propulsione per trasportarli e sostenerli. L’Esa partecipa infatti a tutte le tappe del programma Artemis, dalla realizzazione del Modulo di Servizio europeo (Esm) della capsula Orion, alcuni elementi del quale sono stati realizzati in Italia dalla Thales Alenia Space (Thales-Leonardo), alla futura stazione spaziale nell’orbita lunare Gateway, fino alla luce verde alla presenza di tre astronauti europei destinati a viaggiare nell’orbita lunare e, forse, a camminare sulla Luna”.