Prosegue il tour trionfale di Vasco Rossi in giro per l’Italia. Dopo circa due anni di stop forzato ai suoi concerti, dovuto alla pandemia di Covid-19, il settantenne rocker di Zocca torna ad esibirsi nel posto che ha sempre amato di più: un palco con di fronte migliaia di fan in delirio. Durante il concerto tenuto all’autodromo di Imola, Vasco ha anche trovato il tempo per lanciare un proclama politico. Il Blasco urla a squarciagola contro la guerra in Ucraina e contro tutti i conflitti in generale. E il modo che trova per condannarla è naturalmente alla Vasco Rossi.
“Fuck the war, fanc… la guerra. Doveva arrivare anche quella. – così Vasco Rossi dal palco di Imola – La guerra in Europa. La guerra è contro la civiltà. Tutte le guerre sono contro l’umanità. Tutte le guerre sono contro le donne. Tutte le guerre sono contro i bambini. In tutte le guerre le vittime sono le persone civili. Le guerre sono contro gli anziani. La musica è contro la guerra. Noi questa sera facciamo musica contro tutte le guerre. Noi vogliamo la pace, la civiltà. Fuck the war”, ripete durante il suo concerto.
“Finalmente di nuovo insieme. – si rivolge poi ai suoi fan cambiando discorso – Finalmente torniamo a divertirci. A sognare, a ballare, ad assembrarci e…accoppiarci. Viva la musica, l’amore e la vita”. Di fronte a lui ci sono 86mila persone entusiaste. Solo una piccola parte delle 660mila che hanno già pagato un biglietto per uno dei concerti del suo tour che si sta spostando in tutta Italia. Il 7 giugno sarà la volta di Napoli ad esempio. E l’11 Vasco si esibirà anche al Circo Massimo di Roma.
Per quanto riguarda Imola, invece, è la quarta volta che il re del rock italiano si esibisce nell’autodromo della città romagnola. Le occasioni precedenti erano state nel 1998, nel 2001 e nel 2005. Oltre alle nuove canzoni, Vasco Rossi ha regalato ai suoi fan anche pezzi storici come Sally, Muoviti e Toffee.
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