Roberto Fico non ci sta. Non vuole sentir parlare di crisi, di un M5S prossimo alla scissione, di Stati Generali che somigliano sempre più a una resa dei conti. Secondo il presidente della Camera, il risultato delle Regionali, per quanto deludente, non deve intaccare il percorso del partito, anzi: “C’è stato un calo di consensi, nessuno lo nega. Le amministrative sono molto diverse per il movimento, alle politiche sarà tutta un’altra storia” ha detto da Napoli riferendosi soprattutto al calo di consensi al Sud.
“I risultati raggiunti con il lavoro fatto al governo e nel parlamento – ha aggiunto – verranno sicuramente spesi in modo migliore”. Quindi Fico ha risposto a distanza a Di Battista, che aveva attaccato duramente Di Maio e i vertici del Movimento, criticandoli per aver festeggiato per la vittoria del Sì al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari: “Non è assolutamente una sconfitta storica per il Movimento, è una sconfitta alle Regionali. C’era già stata in passato”.
Di Battista, in uno sfogo su Facebook, parlando della riforma costituzionale, aveva sottolineato che “il 70% dei voti non possono essere considerati un successo del solo M5s. Si rischierebbe di commettere un errore. È vero infatti che tante persone che hanno votato Sì non apprezzano il Movimento 5 stelle, anzi lo detestano”. Per questo, “un eccesso di esultanza penso che sia fuorviante e non sia giusto”, perché a questa tornata elettorale si “è registrata la più grande sconfitta del Movimento”.
Ma Fico ha ribadito : “È una sconfitta e come tale va presa, dobbiamo parlarci di più, organizzarci meglio, a partire dai territori, fare riunioni e assemblee che possono essere anche permanenti per trovare una nuova identità in un periodo difficile per il Paese. Anche all’interno del M5s ci può essere un percorso nuovo, anche bello. Ma intanto – ha concluso – si va avanti con questo governo e con questa maggioranza”.
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