Mai sentito parlare di maam U? È il primo e unico programma al mondo nato per trasformare l’esperienza del congedo di maternità in un’occasione di crescita professionale. Una piattaforma digitale ricca di contenuti multimediali strutturati in un percorso che accompagna la donna, prima, durante e dopo il periodo dall’astensione obbligatoria dal lavoro durante il periodo di attesa e/o nei primi mesi della nascita. Attualmente sono iscritte al percorso online maam U – che sta per maternity as a master – oltre 1.500 mamme.
In solo un anno dal lancio della piattaforma maam U ha raggiunto oltre 150 città in 4 diversi continenti – Regno Unito, Irlanda, Svizzera, Francia, Germania, Australia, Vietnam, Stati Uniti – ed è già utilizzato da 15 aziende, italiane e straniere, tra cui Poste Italiane, UBS, Accenture, Zurich, Unicredit, a2a, Fastweb, Unilever e Provincia di Trento.
Maam U e il nuovo programma dedicato ai neo-papà
Alla luce di questo straordinario successo maam U lancia da Gennaio 2017 un nuovo programma dedicato alla crescita professionale dei papà. Anche gli uomini potranno allenare le proprie competenze genitoriali, anche se non sono in congedo di paternità.
Un progetto nato per cogliere e supportare un cambiamento già in atto: il numero dei padri che rimangono a casa e si prendono cura dei figli cresce. In Italia infatti stanno aumentando le famiglie in cui lavora solo la donna: da 1,7 milioni del 2008 a 2,4 milioni del 2014. L’occupazione maschile è calata del 6,3%, – 875.000 lavoratori persi – mentre quella femminile è salita dello 0,7% – ovvero 64.000 lavoratrici in più.
Un master per la paternità
Maam U darà quindi la possibilità ai neo padri di allenare le proprie competenze relazionali, organizzative e creative, attraverso pensieri, esercizi e riflessioni. Alcuni studi scientifici infatti hanno dimostrato che i papà che si prendono cura attivamente dei figli sviluppano le stesse competenze delle mamme. Le attività di cura nei confronti del nuovo arrivato vanno a provocare negli uomini delle reazioni neurochimiche molto simili a quelle materne, come ad esempio la produzione di ossitocina e l’abbassamento del livello di testosterone e di conseguenza dell’aggressività.
Il programma maam U dedicato ai papà si concentrerà sullo sviluppo di quelle capacità considerate le più attive dopo la nascita di un figlio, ovvero l’ascolto, la comunicazione, l’intelligenza emotiva, la creazione di alleanze, il giudizio e la presa di decisione, la gestione del tempo e delle priorità, la collaborazione, l’ apprendimento attivo e l’agilità intellettuale, il complex problem solving, la visione e la gestione del cambiamento, il networking.
Tuttavia la scelta dei papà di occuparsi a tempo pieno dei figli è ancora mal vista nella società; al momento solo chi non può farne a meno opta per questa soluzione.
Da ricordare inoltre che in Italia si discute ancora sulla paternità obbligatoria di 15 giorni, mentre in Francia, Portogallo, Belgio e Lussemburgo hanno da tempo iniziato a testare nuove forme di sussidi per i neo-papà, che garantiscono loro da un minimo di 5 a un massimo di 15 settimane di congedo pagato al 100%. Sono i paesi del Nord Europa quelli più evoluti da questo punto di vista: gli uomini svedesi, finlandesi e norvegesi sono abituati da tempo a condividere con le loro mogli la cura dei figli sin dai primissimi giorni dopo la nascita.