Una storia che fa discutere ma anche molto, molto arrabbiare. Un vero e proprio scandalo. Una vergogna. E con quale coraggio? I fondi destinati all’accoglienza dei terremotati sono stati trasformati in lingotti d’oro e nascosti in una botola sotto il letto. Sciacallaggio allo stato puro. Hanno approfittato della catastrofe naturale che ha colpito il Centro Italia tre anni fa per arricchirsi, accumulando milioni di euro. È successo a Tolentino, città terremotata in provincia di Macerata. La Guardia di Finanza di Camerino ha scoperto una frode milionaria nella gestione dei servizi di accoglienza degli sfollati del sisma del 2016 e hanno sequestrato beni per oltre un milione di euro, tra i quali 19 lingotti d’oro.
L’indagine, chiamata ‘El dorado’, è stata coordinata dal capo della procura di Macerata, Giovanni Giorgio, e dal sostituto Vincenzo Carusi. A finire nel mirino delle Fiamme Gialle l’hotel 77 di Tolentino (oggi chiuso) che, nel periodo dell’emergenza post-sisma, ha offerto accoglienza a decine di sfollati e uomini delle forze dell’ordine impegnati nei soccorsi e nell’assistenza quotidiana ai terremotati. Ogni giorno tra le ottanta e le novanta persone alloggiavano nella struttura ricettiva che, dopo più di un anno, ha prima incassato un milione e mezzo di euro quindi dichiarato la bancarotta.
Ed è stata proprio questa circostanza ad insospettire la Guardia di Finanza. Come è stato possibile, per l’hotel 77, incassare milioni di euro sborsati dalla Regione Marche e dalla Prefettura di Macerata e poi portare i libri in tribunale e dichiarare il fallimento? Dopo aver iniziato gli accertamenti – ha spiegato il capitano Tomei – “abbiamo scoperto che nell’albergo venivano ospitati tutti con pensione completa, però in realtà alcune persone non usufruivano di tutti i servizi e non si trovavano nella struttura certi giorni. Abbiamo accertato che in 13 mesi i gestori dell’hotel hanno ricevuto più di un milione di euro”.
Come riporta Repubblica, quasi la metà di quella cifra è stata utilizzata per acquistare 51 lingotti d’oro purissimo, dal peso di 13 chili. Diciannove lingotti, del valore di 200mila euro, sono stati trovati in una botola sotto al letto di uno degli indagati. “Gli altri li stiamo cercando”, ha spiegato il capitano. Complessivamente sarebbero stati illecitamente distratti oltre un milione di euro di fondi pubblici. Inoltre, come se non bastasse, i gestori dell’hotel 77 hanno “omesso di presentare le dichiarazioni delle imposte sui redditi e Iva per il 2016 e il 2017”.
Cinque persone, appartenenti alla stessa famiglia, soci e amministratori dell’Hotel 77 di Tolentino, sono state iscritte nel registro degli indagati. Per il colonnello Amedeo Gravina, comandante provinciale della Guardia di Finanza, gli indagati non sono semplici furbetti. “Si tratta di sciacalli: hanno sottratto fondi pubblici destinati ai terremotati per trasformarli in lingotti d’oro”. Come dargli torto?
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