Joe Biden definisce Vladimir Putin un genocida e Volodymyr Zelensky esulta sui social. Il presidente francese Emmanuel Macron, al contrario, invita alla moderazione. Già nei giorni scorsi il presidente americano aveva bollato il capo del Cremlino come un “criminale di guerra” e un “macellaio” per quanto sta accadendo in Ucraina. Durante un discorso in Iowa sull’aumento dei prezzi della benzina, l’inquilino della Casa Bianca rincara la dose contro Putin, trovando l’immediato sostegno di Zelensky, ma rimediando anche le critiche di Macron.
“Il vostro bilancio familiare, la vostra possibilità di fare il pieno non dovrebbe dipendere dal fatto che un dittatore dichiara guerra e commette genocidio dall’altra parte del mondo. – Joe Biden attacca così Vladimir Putin – Per aiutare ad affrontare gli aumenti di prezzi provocati da Putin, io ho autorizzato il rilascio di un milione di barili al giorno delle nostre riserve strategiche”.
“Parole vere di un vero leader. – commenta euforico su Twitter Zelensky – Chiamare le cose con il loro nome è fondamentale per resistere al male. Siamo grati per l’assistenza fornita sinora dagli Usa. E abbiamo bisogno con urgenza di più armi pesanti per evitare ulteriori atrocità russe”, conclude il presidente ucraino insistendo sulla necessità della fornitura di sempre più armi al suo Paese.
“È accertato che sono stati commessi crimini di guerra da parte dell’esercito russo. – dichiara invece Macron intervistato da France 2 – Ora bisogna trovare i responsabili e andare davanti alla giustizia. Genocidio ha un significato. Il popolo ucraino, il popolo russo sono popoli fratelli. È una follia quello che sta accadendo. La situazione è inaccettabile. Ma allo stesso tempo guardo i fatti e voglio cercare il più possibile di continuare a lavorare per fermare questa guerra. E quindi non sono sicuro che l’escalation delle parole serva alla causa della pace”, conclude.
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