Madre e figlia a casa e colleghe di studi a scuola. E’ la particolare esperienza che hanno vissuto Agata, 55 anni, e sua figlia Gaia di 24 anni, che si sono laureate insieme per la seconda volta. Per molti può sembrare la versione accademica di “Una mamma per amica”, invece il 4 e il 5 ottobre scorso le due hanno doppiato l’esperienza già vissuta durante la triennale e sono state incoronate a poche ore di distanza all’università di Palermo. In questi 5 anni universitari, seppure in due differenti facoltà, Agata e Gaia hanno condiviso la passione per lo studio: “Un traguardo emozionante, fuori dal normale, straordinario”, ha commentato Gaia a Fanpage.it. Le due donne hanno infatti condiviso molte delle sensazioni che ogni universitario ha affrontato nel suo percorso accademico: la notte prima degli esami, le ore piccole a studiare pagine e pagine di una materia, l’ansia prima della prova, i dubbi e poi la felicità per avercela fatta. “All’inizio è stato strano avere la mamma all’università – ha raccontato Gaia – inizialmente non lo raccontavo, poi piano piano ho capito quanto fosse speciale e unica la nostra situazione”.
Se Gaia non ha mai avuto dubbi sull’iscrizione alla facoltà di ingegneria gestionale, data anche la sua giovane età, la mamma Agata ha titubato un po’ quando per la prima volta a 50 anni ha deciso di iscriversi al corso triennale di comunicazione di impresa e pubblicità. Una scelta non casuale, fatta per approfondire le sue competenze trentennali nel campo delle ricerche di mercato di cui si occupa. Nel 2019 il primo traguardo raggiunto praticamente insieme. A distanza di due giorni, a luglio di un paio di anni fa, le due hanno conseguito il titolo di dottoresse. Poi la scelta di farlo ancora con la laurea specialistica. Si sono immatricolate un’altra volta all’università di Palermo e lo scorso quattro ottobre mamma Agata ha preso la seconda laurea, seguita l’indomani da Gaia.
E se solitamente sono i genitori a dare aiuto ai figli, in questa speciale storia è valso spesso anche il contrario. “È stato bello dover dare io delle dritte a mamma, vivere le sue prime delusioni – ha detto Gaia parlando dell’esperienza vissuta insime la madre -. I suoi ‘Voglio fare tutto in maniera corretta’ e poi vedere come, invece, i colleghi che avevano copiato andavano meglio di lei”. A dare una mano ad Agata, nell’affrontare i pesanti e stressanti ritmi universitari, la figlia Gaia, tra consigli e dritte. “Mamma ha capito che bisognava stare al passo coi tempi – ha continuato – doveva ricordarsi come si faceva a stare tra i banchi”.
Così a 55anni, mamma Agata si è trovata in un’aula universitaria, circondata da colleghi che potevano essere tutti figli suoi. “Stare insieme a tutti questi ragazzi è stata una vera botta di vita, mi sono sentita più giovane di 30 anni”, ha raccontato la donna. Ha parlato con questi ragazzi, si è confrontata come fosse loro coetanea, senza abbandonare mai le premure proprie di una madre, tipo quella di portare il tiramisù al pistacchio che li ha fatti impazzire. Ha scoperto che i genitori spesso sono gli ultimi a essere informati sulla vita dei figli, proprio perché i figli pensano che non verrebbero capiti. Agata, invece, sedendo dietro allo stesso banco, li ha capiti benissimo, come fossero tutti figli suoi.
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