È difficile non prendere atto del grido disperato di decine di migliaia di persone, che sostengono di avere la vita distrutta dagli effetti avversi del vaccino contro il Covid-19. È difficile a meno che non si appartenga a quella schiera di virologi da salotto televisivo e presunti esperti che, dopo anni di attivismo (terrorismo) mediatico, ora sanno dire solo: Nessuna correlazione. Poi, ci sono medici decisamente più interessati ad approfondire la verità intorno alla pandemia e alla sua gestione, che definire lacunosa, o anche disastrosa, è solo un eufemismo. Tra questi, il dottor Giuseppe Barone, vice presidente dell’associazione Edward Jenner, l’ente che porta avanti le battaglie dei danneggiati dal vaccino antiCovid e che, assieme ai legali dell’associazione Eunomis, ha contribuito a far decretare i primi indennizzi per gli effetti avversi e i danni collaterali, come abbiamo più volte riportato. Barone è specialista in medicina nucleare, consulente tecnico del Tribunale di Bologna, capitano medico della Croce Rossa Militare. (Continua a leggere dopo la foto)
Il fenomeno dei cosiddetti “malori improvvisi”
Intervenuto ai microfoni di Quotidianoweb, Giuseppe Barone ha fatto il punto della situazione sui danni da vaccino anticovid. “Il cittadino che ha subito questo tipo di danno, oltre alla patologia, all’offesa, all’umiliazione psicologica e il timore di non essere creduto deve anche affrontare spese legali molto importanti per ottenere un indennizzo”, afferma lo specialista. Tra i principali effetti avversi: “Patologie come leucemie, patologie neurologiche come quelle delle piccole fibre, emorragie cerebrali, miocarditi e pericarditi”. E poi c’è il fenomeno dei cosiddetti “malori improvvisi”, una strage silenziosa su cui, come è noto, è sin da subito calato il velo dell’omertà nella comunità medico-scientifica, che non intende approfondire l’inquietante coincidenza temporale con i picchi vaccinali, poiché le statistiche su questi malori sembrano impazzite esattamente dalla primavera del 2021. Peraltro, questa stessa formula fredda e asettica che adoperiamo andrebbe integrata almeno da un altro aggettivo: malori improvvisi e “inaspettati”. Infatti, ragiona Barone, “un conto è se muore una persona di ottant’anni con due o tre patologie a carico, è una morte improvvisa ma non inaspettata. Se muore un ragazzo che è sempre stato sano dai 16 ai 40 è una morte improvvisa e anche inaspettata”. (Continua a leggere dopo la foto)
Le autopsie
Si parla, poi, nell’intervista delle autopsie, quelle stesse autopsie che, se fossero state fatte, tanto avrebbero potuto raccontarci sulla pandemia, sui suoi effetti e sulle relative cure. Cure, invece, negate e autopsie non autorizzate per l’indebita pressione dell’Aifa. Nel corso delle battaglie legali per il riconoscimento dell’indennizzo per il danno vaccinale, “ne ho svolte dieci come medico di parte della famiglia, ma gli esiti legali sono ancora in corso”, spiega ancora il dottor Barone. I danni da vaccino, ad ogni modo, non sono solo diretti, ma anche indiretti. Vi sono tre famiglie di cause di morte legate alle inoculazioni anticovid: “La slatentizzazione di una patologia silente”, spesso a causa di un danno al sistema immunitario; “l’acutizzarsi e l’aggravarsi di una patologia precedente”, e questa è una causa indiretta; infine, l’emergere di una patologia “del tutto nuova”. In quest’ultimo caso possiamo parlare di causa diretta. Ma il condizionamento, anzitutto attraverso i media, è stata tale da definire campagna vaccinale “l’inoculazione di una terapia genica”: milioni di persone in tutto il mondo sono state costrette a sottoporsi ad una terapia genica ancora del tutto sperimentale. (Continua a leggere dopo la foto)
I danni dell’mRNA
Si è parlato, infine, dei prodotti a mRNA, sempre ricordando che lo stesso inventore di questa biotecnologia, Robert Malone, ne sconsigliava vivamente l’utilizzo per i vaccini. Come mai, è la domanda dell’intervistatrice Giulia Bertotto, per il vaccino russo Sputnik non sono state registrate le stesse reazioni? “Non mi risultano esserci notizie in letteratura di danni da vaccino Sputnik – è la risposta di Giuseppe Barone – che infatti è un vaccino tradizionale e non a mRNA. Nella Repubblica di San Marino è stato utilizzato questo tipo di vaccino e non risultano danni e decessi”.