A Filottrano, in provincia di Ancona, ieri mattina, in centro storico, sono apparsi manifesti di cordoglio nell’anniversario della morte di Benito Mussolini, avvenuta il 28 aprile del 1945. Necrologi col nome del dittatore – affissi accanto a quelli dei filottranesi scomparsi di recente – accompagnati dalla scritta “i Camerati Filottranesi lo ricordano”. Firmato: “Forza nuova-Filottrano”.
Nel pomeriggio erano ancora lì, nessuno li aveva rimossi. E, fatto ancor più inquietante e grave, manifesti simili erano già apparsi gli anni scorsi. L’indignazione corre anche su Facebook, dove sul gruppo Filottrano è viva un utente ricorda la legge 645/1952.
La legge, infatti, dice che “sanziona chiunque promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.
E lo stesso utente incalza: “Visto che questa cosa si ripete ogni anno non sarebbe ora che l’amministrazione comunale facesse rispettare la legge sopracitata denunciando i responsabili dell’affissione?”. Un dubbio al quale il sindaco di Filottrano, Lauretta Giulioni, risponde con un secco: “Domani (oggi, ndr) andrò in Comune e affronterò la questione. Farò ciò che devo”.
Sempre nei giorni scorsi le manifestazioni neofasciste sono state tante. Segno evidente che ormai si è sdoganato tutto, complice la linea del governo dettata da Salvini che strizza l’occhio ai movimenti di estrema destra. “Mussolini per mille anni”: questo il testo dello striscione firmato da Forza Nuova comparso la notte scorsa nel centro di Roma, a due passi dal Colosseo, per ricordare l’anniversario della morte del dittatore.
“Contro vecchi e nuovi partigiani, contro sbirri, toghe e pennivendoli. Contro vili, prudenti e traditori, contro i servi di Soros, contro Bruxelles e la Nato. Contro ogni antifascismo. Onore eterna all’ultimo dei Cesari! – si legge sulla pagina Facebook di Forza Nuova -. Per l’Italia di oggi e di domani il suo esempio la nostra lotta”. Lo striscione è stato poi rimosso e sequestrato dalla polizia.
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