Anche con una ripresa nel pomeriggio, è difficile che il testo della manovra di bilancio sia pronto per domani. L’esame in parlamento, infatti prosegue a tratti, con numerose interruzioni dovute alla fretta con cui sono state scritte molte norme.
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Su tutti, l’intervento della Ragioneria, che ha chiesto di correggere 44 norme e ha voluto stralciare la norma-pasticcio venuta fuori ieri dei 450 milioni all’Anci. Per tutte le norme da correggere il problema è proprio quello della copertura finanziaria.
L’intervento della Ragioneria di Stato ha provocato la sospensione dei lavori, durante i quali si sono succedute riunioni frenetiche e dichiarazioni al vetriolo.
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Molti i provvedimenti-bandiera del governo a rischio. Tra questi, le norme sulla Carta giovani e sullo smart working. Nel primo caso non convincono le modalità di rientro per le coperture, mentre nel secondo caso sono da controllare i lavoratori del sistema scolastico cui è concesso il lavoro da remoto.
Ma quali sono i tempi per evitare lo spauracchio dell’esercizio provvisorio? I passaggi attuali sono fondamentali, perché blinderanno il passaggio della manovra a Montecitorio, poi ci sarà il nodo del Senato. il tutto deve avvenire entro il 31 dicembre.
Prevedibile, dunque, che la tensione sia alta e le dichiarazioni infuocate, con il culmine delle minacce di “effetto boomerang” da parte addirittura della presidente del Consiglio.