La manovra di bilancio che il governo Meloni sta per varare non piace a nessuno. Dopo le prime uscite tonanti, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che non ha mai digerito la caduta di Draghi, boccia la legge senza appello.
Nel suo intervento sul tema, a Montecitorio, Bonomi ha espresso critiche nette: “Quello che a nostro avviso manca è la visione su quanto sta succedendo, siamo convinti che l’anno prossimo ci sarà un rallentamento per le risorse mancate agli investimenti delle imprese”.
Una parte di tali risorse, ha aggiunto, “sono state spostate e impiegate per obiettivi a nostro avviso non prioritari in questa fase di emergenza e, comunque, discutibili nel merito, al netto ovviamente degli interventi sull’energia”.
Il presidente degli industriali stronca anche l’eliminazione dell’obbligo di usare il bancomat per le spese sotto i 60 euro: “Riteniamo che non apportino neanche un punto di Pil potenziale, neanche qualche decimale”.
Così come sono “inutili” le misure “sulle cosiddette flat tax e quelle in tema di prepensionamenti”.
“Speriamo -ha concluso – che per molti di questi interventi si sia trattato di una mera svista”.
I sindacati hanno realizzato una nota congiunta, nella quale concludono che “ci sono forti perplessità sull’occupabilità, sui diritti e sui temi del lavoro nel contesto di una manovra dal corto, cortissimo respiro”.