Mara Carfagna in questi giorni ha il sorriso stampato in volto. La sua linea, quella di un ritorno di Forza Italia su posizioni più moderate e alternative al sovranismo di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, alla fine ha prevalso, con benefici per un partito in risalita nei sondaggi dopo tante picchiate negative. L’ex ministro, intervistata da Marco Iasevoli per l’Avvenire, ha ribadito la bontà della sua scelta, confermando il sostegno a Conte, insostituibile in questo momento, e analizzando gli ostacoli più pericolosi lungo il cammino del governo nelle prossime settimane.
Sul tema regolarizzazioni, la Carfagna ha spiegato: “Il ministro Bellanova ha il torto di non aver ascoltato le associazioni agricole un mese fa, quando tutta l’Europa si è organizzata per l’assunzione di braccianti con provvedimenti speciali per consentire il transito tra Paesi. Ma il Movimento 5S sta facendo ancora peggio: il dovere di una forza di governo in questo momento è collaborare, non imbastire polemiche per risalire nei sondaggi”. L’azzurra in queste ora ha segnalato anche il problema “di badanti e colf, unico presidio rimasto a migliaia di famiglie. Con le scuole chiuse l’aiuto domestico è indispensabile: servirebbe una regolarizzazione su modello di quella del 2009”.
Di ribaltoni all’orizzonte, la Carfagna in questo momento non vede nemmeno l’ombra: “Cambiare governo e premier in questo momento è tecnicamente impossibile. Perdere anche una settimana nella gestione della Fase 2 della pandemia, che già fa acqua da tutte le parti, condannerebbe il Paese sotto il profilo economico, sociale e sanitario. L’opposizione deve lavorare per correggere gli errori più gravi e portare nel Palazzo la voce dell’Italia che vuole farcela”.
Ma a far sorridere la Carfagna è soprattutto il recente smarcamento dai sovranisti su tutta la linea, dal ruolo di opposizione responsabile di Forza Italia ai rapporti con l’Europa: “Il progetto sovranista di un’uscita autarchica dalla crisi è utopista. Forse a qualcuno non è chiaro, ma i sovranisti europei sono quelli dell’ultradestra tedesca di Afd che vogliono bloccare il Quantitative easing della Bce, sono olandesi che alzano barricate contro gli eurobond. Le nostre distanze da questo mondo sono assolute e permanenti”. Infine l’affondo contro i Cinque Stelle: “Un mondo politicamente finito, senza più capi, con consenso dimezzato. Però sono loro a tenere i fili della maggioranza e restano un ostacolo a una gestione razionale dei tempi duri che ci aspettano”.
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