Continua a ripeterlo a ogni occasione possibile, “Forza Italia è casa mia”. Ma Mara Carfagna continua a guardarsi intorno e riflettere sul suo futuro politico, ferma su posizioni che la vedono determinata a non morire salviniana come invece tanti azzurri si sono rassegnati a fare. Dopo il lancio di Voce Libera, i sospetti che volesse mettersi in proprio e abbandonare Berlusconi sono cresciuti. In un’intervista rilasciata a Giovanna Vitale su Repubblica, però, ha chiarito le sue posizioni. Rispondendo al Cavaliere, che bollava la sua iniziativa come “divisiva”: “Saranno i fatti a dimostrare il contrario”.
“Voce Libera nasce per aggregare. Mi stanno arrivando tantissime richieste di adesione da parte di persone che hanno lasciato Fi e che ora vogliono tornare. Gente a cui piace la nostra associazione perché capace di coinvolgere anche chi fa fatica a indossare una casacca di partito ma condivide i valori di un centrodestra europeista, liberale e garantista”. Su Salvini: “Le sue ultime dichiarazioni mi sembrano più concilianti. E poi a dirla tutta anche noi siamo sovranisti: siamo cioè per difendere gli interessi dell’Italia, che non si realizzano attaccando l’Europa”.
Il futuro di Forza Italia: “Berlusconi ha ribadito che non si farà annettere da Salvini e io gli credo. Voce Libera non è un partito e non è una corrente di Fi. Si propone di offrire un contributo di proposte a quell’area moderata e liberale che vorrebbe uno sguardo lungo sul futuro e si ritrovano ostaggio di politici che pensano solo al breve. Ma i politici non sono tutti influencer. Salvini? Io penso che la gente voglia competenza, non improvvisazione. Le Sardine? Il loro manifesto politico, vicino al centrosinistra, è lontano dal mio, ma il loro manifesto è condivisibile in molti punti”.
della Carfagna, quindi, è un “tentativo di mettere benzina nel motore dell’area liberale. Una convergenza con il movimento di Toti? Per il momento no. Lui ha fatto un partito, abbiamo percorsi diversi. Un incontro con Renzi? A oggi è difficile immaginarlo, lui sostiene un governo di sinistra con i grillini e Di Maio ministro degli Esteri. Stiamo in due metà diverse del campo. Noi in aiuto dell’esecutivo? Non faremo mai da stampella a questo governo di sinistra che sta facendo solo danni al Paese”.
“È guerra!” E questa volta è alle porte dell’Italia