Tra le storie di successo italiane è impossibile non citare quella di Marco Magnocavallo, quello che internazionalmente viene definito un serial enterpreneur. In particolare, Magnocavallo è un imprenditore seriale del web, che ha fatto dell’innovazione il punto di partenza per moltissime aziende da lui fondate. Tra le più celebri possiamo citare Blogo, tra i più importanti esempi di editoria online, ma anche la più recente Tannico ovvero l’azienda food-tech che ha raccolto maggiori investimenti in Italia.
Marco Magnocavallo: dai ricambi d’auto al vino
Poca predisposizione allo studio ma tanta voglia di far decollare la propria carriera: Marco Magnocavallo inizia così, a soli 20 anni d’età, aprendo un’azienda che faceva forniture per le auto d’epoca, una tra le sue più grandi passioni. Ad ottobre 2016 – dopo aver ottenuto un importante riconoscimento per Tannico – l’imprenditore si descrive ad EconomyUp come un uomo con formazione “self-made” e con molti sbagli alle spalle, da soci sbagliati a exit troppo frettolose.
Nel suo racconto non mancano riferimenti a Blogo, piattaforma editoriale che negli anni è diventata la terza player italiano in quanto a traffico e che è stata poi venduta a RCS. Magnocavallo si dice però molto convinto del fatto che un imprenditore seriale non può toccare tutti i settori: lui stesso, ad esempio, nella sua più che ventennale carriera è spesso tornato in ambiti già toccati, dall’e-commerce alle merci di nicchia.
Tannico, un modello di scaleup
Tra le aziende più celebri tra quelle fondate da Marco Magnocavallo anche Tannico, l’enoteca di vini italiani più grande del mondo che, a soli 4 anni dalla nascita, è l’azienda nel food-tech che ha raccolto maggiori investimenti in Italia. L’azienda si basa sull’idea che è possibile ribaltare le sorti di un settore di nicchia, come lo è quello del vino, aprendogli la via per il digitale.
Tannico vanta quindi 13mila prodotti in vendita, 2mila cantine in catalogo, 5,5 milioni di euro raccolti ma anche servizi pensati ad hoc per le cantine. “Siamo convinti del fatto che il vino italiano non sia fatto solo di grandi nomi ma anche da giovani promesse e siamo molto contenti di dare la possibilità anche a queste piccole cantine di far parte di un circuito di vendita che conta ormai quasi 4.000 etichette, selezionate tra i più grandi nomi della produzione enologica italiana e internazionale, insieme agli oltre 25.000 clienti. Inoltre a breve attiveremo un sistema di vendita nella maggior parte dei paesi europei che permetterà anche ai piccoli vignaioli di far conoscere i propri prodotti al di fuori del nostro paese” ha spiegato Magnocavallo parlando della startup da lui fondata.
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