Una vita che potrebbe essere tranquillamente raccontata in un libro o in un film, quella di Maria Teresa Branduzzi. Una delle prime donne italiane alle urne il 2 giugno del 1946, momento storico per il nostro Paese. E ora decisa a scendere in campo in prima persona, entrata a far parte della lista Reggio alle elezioni comunali di Reggio Emilia, a sostegno dell’attuale sindaco Luca Vecchi. Una sfida che non la spaventa troppo nonostante le 94, quasi 95 primavere alle spalle.
Pensionata militante laureata in ingegneria civile, Maria Teresa ha insegnato matematica e Costruzione, e nel 1965 è stata eletta al parlamento sardo come indipendente con il Pci. A Verona è stata cofondatrice di Cgil Scuola e ha vissuto a Londra, Parigi, Berlino, in Svizzera, in California.
“Un passaggio che nasce dalla voglia di spingere gli amministratori a fare politica in maniera più moderna, stimolare la loro curiosità e la voglia di aprirsi” spiega la Branduzzi in un’intervista concessa alla Gazzetta di Reggio e pubblicata anche da Repubblica. Passando poi a un deciso attacco nei confronti di Matteo Salvini, politico che non le ispira affatto fiducia.
“Siamo contro questo clima di sospetti, di chiusura, che si respira in Italia. Personalmente non ho un politico di riferimento: li ascolto tutti, senza distinzioni. Salvini? Non lo conosco di persona ma non mi piace la sua arroganza, mi ricorda molto da vicino quella di certi fascisti che ho conosciuto da bambina e da adolescente”.
“I rom non sono uguali a noi”. Le terribili parole di Simone, da Casal Bruciato