Un viaggio attraverso il mondo della destra sovranista, quella di una Lega che negli anni si è evoluta diventando ben altro rispetto al suo dna originale. Fatto attraverso un confronto tra Filippo Rossi, direttore artistico del Festival culturale Caffeina e autore del libro “Dalla Parte di Jekyll – Manifesto per una Buona Destra” e Roberto Maroni, una delle anime storiche del Carroccio. I due si sono incontrati a Varese, di fronte al direttore di VareseNews Marco Giovannelli, per fare il punto sulla situazione politica italiana.
Rossi ha parlato del suo libro come di un “elogio della buona politica. La mia più grande soddisfazione è sentire dire da quelli di destra ‘io mi ci riconosco e sentire da quelli di sinistra che mi dicono ‘mi hai fatto capire che c’è anche un’altra destra’. Stimola un dibattito antico e importante”. Maroni, di contro, ha ricordato come la Lega fosse qualcosa di altro dalla deriva populista salviniana: “
La Lega di allora finì per compattare persone molto diverse. Io, che provenivo dalla sinistra extraparlamentare, stavo insieme a Roberto Caldiroli. Però ci stavamo, perché condividevamo un sentire comune. Adesso pare che la Lega torni a destra: ma non sono cosi convinto che sia cosi. Ancora ora la Lega sta di qua e sta di là, è dottor Jekyll e mister Hyde”.“Oggi la politica è tutta social – ha aggiunto Maroni – Il modo di far politica è completamente cambiato, ed è indipendente da quello che si fa. È una politica che va dalla felpa alla giacca e cravatta, da ‘affondiamo le navi’ a ‘restiamo nell’euro’. Cose anche in contraddizione, ma che sono invece parte del dibattito interiore tra dottor Jeckill e mister Hyde, che è la forza e la debolezza della politica oggi. Questa però è una cosa effimera, senza strategia ne visione. Una politica che dice tutto e il contrario di tutto, che dipende anche da una sinistra anemica che favorisce il rafforzamento di chi sta nell’altra parte. La verità è che la destra di oggi è una bolla, che si gonfia, si gonfia, si gonfia ma a un certo punto può esplodere. E se esplode è il finimondo”.
Maroni ha poi confrontato Salvini e Bossi: “
Salvini è come Bossi: un leader politico straordinario, ma non una persona di governo. Bossi per questo evitava sempre di fare il ministro: lo fu alle autonomie, ma era un ministero senza portafoglio, non poteva fare danni. La sua capacità era quella di parlare in modo di fare sentire alle persone di essere uno di loro”. Rossi, infine, ha chiosato, dipingendo la destra di oggi: “La sinistra, che era oggettivamente egemone, ha descritto la destra come brutta e cattiva: alla fine quelli di destra hanno creduto a questa descrizione, si sono mostrati come tali e hanno attirato persone così come le vediamo ora”.
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