Da oggi, 24 ottobre, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi vivranno in condizioni di semilibertà nel carcere di Arezzo.
I due, oggi trentenni, sono detenuti per la tentata violenza sessuale ai danni di Martina Rossi, che il 3 agosto 2011, a vent’anni, si gettò dalla terrazza di un albergo di Palma de Maiorca per sfuggire alle minacce dei due, perdendo la vita.
Martina era in vacanza in Spagna con un’amica. I due aggressori alloggiavano nel suo stesso hotel. Per molto tempo, subito dopo la tragedia, si è provato a scavare nella vita della suicida ritenendo avesse avuto dei motivi per darsi la morte, o al massimo si ipotizzava potesse avere avuto un momento di debolezza e insofferenza. Fu la tenacia dei suoi genitori a far avanzare la vicenda processuale.
Ci sono voluti dieci anni e due processi per stabilire la verità su quella notte, ma la vicenda processuale, di per sé già molto complicata, ha fatto scandalo anche per la sentenza cui si è arrivati: reclusione in stato di semilibertà per tre anni.
I due usciranno durante il giorno dal carcere di Arezzo per lavorare con i genitori.
Molto amaro il commento dei genitori della vittima: “Loro in semilibertà, noi condannati all’ergastolo, Martina non ce la ridà nessuno”.